Si avvicina la conclusione delle lezioni e l’inizio della sessione di esami di maturità. Torna quindi di attualità il problema – che si è molto acuito negli ultlimi anni – dell’interferenza delle nuove tecnologie (smartphone) con il loro regolare svolgimento.
La questione è nota: da un lato i sofisticati telefonini attuali possono agevolmente trasmettere all’esterno il testo delle prove appena dettate; dall’altro esistono siti internet specializzati nel reperire e mettere on line le soluzioni nel giro di qualche decina di minuti. A quel punto, chi vuole può copiare integralmente le soluzioni: e tanto peggio per chi lavora seriamente e si impegna nello svolgimento personale.
Anp e Gruppo di Firenze sono già intervenuti sul tema sia lo scorso anno che quello precedente. Quest’anno, dopo un appello rivolto al capo dello Stato, rinnovano al nuovo Ministro dell’istruzione la richiesta di interventi chiari e decisi per contrastare il fenomeno.
Pubblichiamo la lettera indirizzata in data odierna dal presidente Anp all’on. Maria Chiara Carrozza, augurandoci che voglia e possa raccoglierne il senso e farlo proprio. Ne va – al di là della regolarità giuridica dell’esame – della credibilità della scuola come luogo di educazione coerente ai valori, oltre che di istruzione.