Avevamo già dato notizia di uno dei primi risultati della grande manifestazione del 25 maggio e cioè della immediata apertura, presso il MIUR, di un tavolo tecnico finalizzato all’eliminazione delle “vessazioni burocratiche” che affliggono i colleghi. In data odierna si è tenuta la prima riunione del tavolo, alla presenza di una consistente e qualificata rappresentanza del MIUR presieduta dal Capo di Gabinetto.
La parte pubblica ha dimostrato disponibilità al dialogo e volontà di attuare, quanto prima, la massima semplificazione amministrativa. Ha anche riscontrato le richieste finora pervenute dalle OO.SS.
L’ANP ha illustrato la sua posizione sul tema, facendo presente che sussistono vari ordini di problemi:
- le scuole sono sottoposte a continue richieste di dati provenienti dai più disparati soggetti, incluso il MIUR, senza che ne siano chiari il senso e il fine istituzionale; per quanto riguarda le richieste provenienti dal MIUR e relative a dati già presenti nel SIDI, l’ANP ha ricordato che ciò è espressamente vietato dal comma 140 della legge 107/2015; per quanto riguarda le richieste provenienti da terzi, l’ANP ha chiesto che esse siano indirizzate agli uffici scolastici o che, in alternativa, i dati siano resi disponibili sul Portale Unico della Scuola previsto dal comma 136 della legge 107
- la partecipazione ai vari bandi PON necessita di un grosso lavoro preparatorio, generalmente con scarse possibilità di successo dato il numero delle scuole partecipanti, con scarse informazioni concernenti la relativa calendarizzazione
- esiste un sostanziale squilibrio tra quantità di lavoro amministrativo da sbrigare e risorse umane (personale di segreteria) per farvi fronte; di conseguenza, accade spesso che il dirigente scolastico sia costretto a sopperire a tali carenze con le proprie energie psicofisiche e ciò, oltre che fonte di stress lavoro-correlato, è contrario a qualsiasi sano principio organizzativo; prima dell’autonomia, infatti, le scuole avevano molte meno incombenze mentre oggi, ad organici invariati – o, più spesso, ridotti – la quantità di lavoro si è notevolmente accresciuta perché esse devono occuparsi anche di attività precedentemente affidate ai Provveditorati; la principale soluzione a questo problema è costituita dall’incremento delle unità di personale, unita ad una efficace azione di riqualificazione professionale
- il problema delle risorse inadeguate si riproporrà a breve, con l’entrata in vigore delle recenti norme sulla prevenzione vaccinale
L’Amministrazione, dopo avere ribadito che intende impegnarsi ad elaborare un elenco di azioni da sottoporre all’attenzione del tavolo, ha aggiornato la riunione al 19 giugno 2017.