Il Ministro della Pubblica istruzione ha presentato ieri pomeriggio, in un apposito incontro con le organizzazioni sindacali rappresentative di comparto e di area, una nota di indirizzo per l’avvio dell’anno scolastico, (dal titolo “Autonomia e innovazione, 2006-2007 un anno-ponte”) che sarà diffusa in tutte le scuole accompagnata da una lettera dello stesso Ministro e da una circolare del Capo di Gabinetto riassuntiva dei provvedimenti finora adottati e delle conseguenti indicazioni operative.
La predetta nota di indirizzo, nel sintetizzare il significato delle azioni intraprese dal nuovo Governo sul piano legislativo, negoziale e amministrativo si propone di fornire alle scuole elementi di chiarificazione per orientare il loro lavoro in quello che viene definito “anno-ponte” verso il completamento del disegno riformatore iniziato nella seconda metà degli anni ’90 con l’istituzione dell’autonomia delle scuole, poi consolidatasi con la riforma del Titolo V della Costituzione.
La nostra delegazione, presente all’incontro, ha esplicitato nel suo intervento l’apprezzamento per il metodo adoperato, nella circostanza, dal Ministro, quello cioè di rivolgersi direttamente alle istituzioni scolastiche coinvolgendole nel dibattito sui cambiamenti e l’innovazione. Apprezzabile è anche il fatto che abbia voluto preventivamente informare dell’iniziativa tutte le organizzazioni sindacali rappresentative.
Nel merito del documento, l’Anp ha espresso la sua condivisione per l’insistito richiamo che viene fatto all’autonomia delle istituzioni scolastiche ed alla necessità che essa rappresenti la guida mediante la quale orientare l’azione politico-amministrativa e la gestione delle istituzioni stesse. Ma ha anche sottolineato – con lo spirito e l’intenzione di fornire un contributo costruttivo – alcuni elementi di criticità:
- l’autonomia deve essere supportata da adeguate risorse e strumenti di gestione per rendere effettiva la capacità di governo da parte delle scuole. Finora ciò non si è verificato, anzi si sono avuti preoccupanti segnali di involuzione: basti citare ciò che è avvenuto sul versante delle risorse finanziarie, assolutamente inadeguate a sostenere la capacità di autodeterminazione degli istituti e assoggettate, inoltre, ad un trend di continua diminuzione;
- anche sul versante delle risorse umane non si è compiutamente realizzato ciò che la stessa norma autonomistica prevedeva, ovvero il passaggio alle scuole delle competenze di gestione diretta di tutti gli aspetti del rapporto di lavoro del personale, inclusa l’assunzione diretta del personale con rapporto di lavoro a tempo determinato. In questo ambito, il recente passaggio negoziale sui contratti di prestazione d’opera – con la disapplicazione delle disposizioni che permettevano alle scuole di stipulare contratti con esperti esterni – rappresenta per le scuole stesse una possibilità in meno.
- Infine, sul piano normativo, lo “smontaggio” di alcuni dei meccanismi previsti dai decreti applicativi della legge 53 in materia di valutazione degli alunni, rischia di riportare la scuola al vecchio impianto di programmi e schede di valutazione imposti dal centro.
A margine dell’incontro, il Ministro ha rappresentato la necessità di avviare un confronto al massimo livello con il Governo sulle questioni inerenti la predisposizione della legge finanziaria per il 2007 e la sua incidenza sulla scuola. Per questo è stato fissato un incontro a Palazzo Chigi, alla presenza dello stesso Ministro e del Presidente del Consiglio Romano Prodi, per il prossimo 26 settembre.