Si è svolto oggi il previsto incontro al Ministero della Pubblica Istruzione con il Direttore Generale del Personale della scuola Dott. Cosentino. L’incontro è stato utile alla ripresa dei contatti, dopo la pausa estiva, fra l’Amministrazione e le organizzazioni sindacali rappresentative dell’Area V ed ha permesso di fare una ricognizione generale di tutte le questioni aperte, su alcune delle quali si è peraltro convenuto di rinviare la trattazione ad una successiva riunione, programmata per il 14 settembre prossimo.
Sul concorso riservato abbiamo evidenziato con forza la necessità che si evitino ulteriori intollerabili (e ingiustificabili) ritardi per l’emanazione del bando: il concorso va indetto subito, poichè esso deriva da una specifica disposizione di legge, che va applicata in tempi rapidi se si vuol dare – oltre che la doverosa risposta alle giuste aspettative degli interessati – un segnale di rientro nella normalità nel tormentato settore del reclutamento dei dirigenti delle scuole. L’Amministrazione è impegnata ad ottenere la formalizzazione dell’autorizzazione che – a legge vigente – deve essere data, previo parere favorevole del Ministro dell’Economia, per consentire l’assunzione dei futuri vincitori del concorso.
Da parte nostra abbiamo confermato l’indizione dello stato di agitazione della categoria, che sfocerà nell’assemblea nazionale già indetta per il 21 settembre prossimo a Roma, presso l’ITIS “Galilei” (in Via Conte Verde n. 51, davanti al CSA, fermata metro A Vittorio Emanuele).
L’Amministrazione ha confermato quanto ci era stato preannunciato in sede politica dal Viceministro Mariangela Bastico circa l’intenzione di procedere all’indizione del riservato senza modifiche alle regole attualmente vigenti, requisito questo indispensabile per poter permettere di effettuare il concorso in tempi utili per l’assunzione dei vincitori al 1° settembre 2007.
L’indizione immediata del concorso riservato è infatti condizione necessaria per poter finalmente uscire dall’attuale fase di emergenza e avviare – tramite apposite modifiche legislative, che sono allo studio – una revisione globale del reclutamento ordinario dei dirigenti, che metta in grado il sistema scolastico di superare l’attuale incredibile deficit di dirigenze stabili nelle scuole (circa il 30% in meno rispetto ai posti in organico, con una tendenza all’aumento molto forte nei prossimi due-tre anni). Su questo tema l’Anp è impegnata a dare il suo attivo contributo, sulla base di linee guida già esposte più volte su questo sito (si veda, da ultimo, il comunicato del 12 luglio scorso).
Nel corso dell’incontro odierno si è anche trattato il problema (la cui discussione avevamo sollecitato con un’apposita richiesta) delle istituzioni scolastiche affidate in reggenza, con riferimento agli esoneri e semiesoneri dei collaboratori vicari. Fermo restando che il problema si pone non solo in relazione alle reggenze, ma riguarda la questione – più ampia e rilevante – della definizione di un modello e di figure di staff del dirigente, e che ciò può essere realizzato solo attraverso un passaggio di natura normativa, abbiamo evidenziato la necessità che venga in qualche modo alleviato il peso della gestione di queste scuole, che risultano doppiamente penalizzate: prima di tutto per l’assenza di un dirigente stabile; poi, per l’impossibilità, qualora non rientrino nei parametri previsti dall’art. 459 del Testo Unico, recentemente inaspriti dalla legge finanziaria per il 2004, di concedere l’esonero od il semiesonero al docente vicario. Su questo punto l’Amministrazione si è detta disposta a studiare la questione, ricercando soluzioni che siano praticabili – nell’immediato – attraverso l’esercizio di ipotesi di flessibilità sull’organico di fatto dei docenti. Per il futuro, ha convenuto che il problema va posto a livello politico, compatibilmente con le esigenze di contenimento della spesa.
Sull’altro problema da noi posto, quello di una verifica delle procedure informatiche per la definizione della base pensionabile dei dirigenti scolastici, attualmente determinata in modi diversi nelle varie realtà regionali e spesso con metodologie che pregiudicano il diritto degli interessati ad un corretto calcolo della propria pensione, l’Amministrazione ha comunicato di aver avviato un’attività ricognitiva, coinvolgendo l’INPDAP e i CSA, ma di non aver avuto ancora la possibilità di completare il quadro dei dati. Un chiarimento è atteso dall’incontro fra l’Amministrazione e l’INPDAP il prossimo 7 settembre, dopo il quale sarà possibile fare il punto della situazione e adottare i necessari interventi correttivi.
Sulla questione della retribuzione dei dirigenti impegnati nell’attività di tutor nell’ambito della formazione del concorso ordinario, l’Amministrazione ha convenuto che tale attività potrà essere retribuita attraverso l’utilizzo dei fondi disponibili per il finanziamento dei corsi di fromazione, previsto dall’apposito decreto autorizzativo, senza dover ricorrere alla contrattazione integrativa.
E’ stata infine portata all’attenzione dell’Amministrazione la questione del compenso dei presidenti delle commissioni di esame di stato di licenza media. L’Amministrazione ha fatto presente che la questione puù essere risolta unicamente attraverso un apposito intervento legislativo o negoziale, ma non per via amministrativa.