«Si fa al riguardo presente che, ai sensi dell’articolo 65 del decreto legislativo n.150 del 2009, dal 1° gennaio 2011 tutti i contratti integrativi vigenti alla data del 15 novembre 2009, e non adeguati alla nuova ripartizione di competenza fra fonte unilaterale e fonte collettiva nonché a quanto previsto dalle disposizioni del Titolo III dello stesso decreto legislativo n.150 del 2009 in materia di merito e premi, hanno cessato la loro efficacia e non sono più applicabili.».
Questo passo della Lettera-circolare n.1 del 17 febbraio 2011 inviata dal Ministro Brunetta a tutte le amministrazioni dello Stato ed agli Organi di controllo riconferma quanto sostenuto dall’ANP in materia di contrattazione integrativa, nonché la decisione della FP CIDA di sottoscrivere l’intesa del 22 gennaio.
In particolare, il Ministro:
- riconferma l’obbligo di adeguare i contratti integrativi firmati a partire dal 15 novembre 2009 alla nuova ripartizione delle competenze tra le fonti normative (legge e contratto);
- quindi, i contratti integrativi non possono più regolare materie riserva di legge;
- ribadisce le indicazioni operative contenute nella circolare 7/2010;
- sconfessa (implicitamente) l’ultima nota del direttore generale del personale del MIUR (cfr. sul nostro sito “Si ritiene: oppure no“);
- prevede, secondo quanto stabilito dall’Intesa per l’applicazione quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio relativa ai comparti del settore pubblico, che le retribuzioni non possono subire decrementi per effetto del riconoscimento del merito;
- che per la differenziazione retributiva per merito possano essere utilizzate esclusivamente risorse aggiuntive.
In allegato si riporta la circolare n.1 del 17 febbraio 2011.