Il 17 ottobre al MPI, presso l’ufficio del Capo del Dipartimento per l’istruzione si sono tenuti due incontri sui seguenti temi:
- attuazione dell’art. 5 del Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione (in prosecuzione dell’incontro del 2 ottobre u.s.);
- riparto risorse e.f. 2007 per l’Istruzione degli Adulti; riparto risorse e.f. 2007 per l’alternanza scuola-lavoro; disegno di legge concernente “Norme in materia di apprendimento permanente”.
Nel 1° incontro è stato fatto il punto sullo stato dell’arte nella elaborazione di linee guida di accompagnamento al Regolamento, in particolare sui nodi problematici legati anche all’intreccio con altri provvedimenti in fase di studio o di emanazione, come quelli relativi all’ attuazione della Legge finanziaria sui centri per l’istruzione degli adulti e sui “percorsi e progetti per prevenire e contrastare la dispersione”, sul necessario raccordo con le Indicazioni per il curricolo e sulle misure per l’orientamento. E’ stato messo in evidenza che gli elementi principali delle iniziative del MPI verso le scuole dovranno riguardare la valorizzazione del loro lavoro in quanto centri di ricerca per l’azione educativa e luoghi di elaborazione culturale e di pratiche professionali innovative. Il sistema dovrà trovare un nuovo equilibrio all’interno e con l’esterno, in quanto restano aperte problematiche riguardanti la certificazione delle competenze, i passaggi tra gli indirizzi e tra i sistemi, i rapporti con le famiglie, la ridefinizione dell’intero 2° ciclo di istruzione: tutta una gamma di questioni di rilevante importanza, con soluzioni anche non individuabili in tempi brevissimi.
Insieme alle linee guida che avranno soprattutto una funzione di supporto e di monitoraggio, il ministero metterà a disposizione anche materiali ed esperienze che potranno aiutare le scuole nella loro progettazione.
La nostra delegazione ha ribadito la raccomandazione per un forte investimento sull’Agenzia e sui suoi terminali regionali per un supporto reale ai bisogni delle scuole, per un rafforzamento del monitoraggio delle attività e per una valorizzazione degli strumenti della flessibilità. Particolare attenzione andrà posta al raccordo tra il decreto sull’obbligo di istruzione e le Indicazioni per il curricolo, ponendosi l’obbligo come momento finale di un percorso decennale per l’acquisizione delle competenze chiave raccomandate dall’Unione europea.
Nel 2° incontro l’amministrazione ha presentato le ipotesi di ripartizione del finanziamento di sua spettanza, una sull’istruzione degli adulti (15 milioni di euro, con un notevole incremento rispetto all’esercizio precedente), l’altra sull’alternanza scuola-lavoro (30 milioni di euro, come previsto dal D.Lgs 77 /05).
Ci troviamo in una fase di passaggio nella quale l’attuazione della legge finanziaria 2007 porterà ad un cambiamento strutturale del servizio destinato all’istruzione degli adulti (un cambiamento negli ordinamenti, nelle finalità e negli strumenti); appare perciò ancora più difficoltoso definire criteri oggettivi di ripartizione, trattandosi di materie sulle quali vanno a confluire anche finanziamenti comunitari attraverso i PON e i POR. Per una valutazione sull’equità dei criteri proposti dall’amministrazione è stata chiesta dalla nostra organizzazione una documentazione che consenta di verificare la situazione senz’altro variegata delle scuole e dei territori. L’amministrazione si è impegnata a fornire la documentazione richiesta e ad elaborare criteri ponderati sulle diverse situazioni.
Per quanto riguarda il DDL sull’apprendimento permanente, è stato consegnato un testo, ancora in corso di revisione, in quanto i vari organi interessati devono ancora esprimere pareri. Il DDL va a coprire un’area nella quale il nostro Paese non ha norme di riferimento generale, mentre l’UE fa esplicita richiesta agli stati membri di dotarsi di strumenti adeguati per far fronte ad una domanda emergente e di futuro grande sviluppo. Il DDL dovrà quindi definire il campo di azione, (apprendimento in contesti formali, non formali e informali), le certificazioni di competenze, i raccordi tra i sistemi di istruzione e di formazione professionale, le problematiche legate all’apprendimento dei lavoratori. Tutte questioni di grande portata che fanno prevedere un iter complesso e lungo con l’interlocuzione di attori diversi. Da parte nostra ci siamo impegnati a fornire all’amministrazione pareri e proposte sul testo.