Questa mattina si è tenuto l’incontro da noi richiesto con il MIUR per acquisire alcune informazioni in merito alla situazione finanziaria delle istituzioni scolastiche. L’Amministrazione era rappresentata dalla Dott.ssa Testa, Direttore Generale per la politica finanziaria e per il bilancio, e dal Dott. Barilà, Dirigente dell’Ufficio I.
L’Amministrazione ha chiarito che alcune “sofferenze economiche” derivano dall’esigenza di coordinare le erogazioni finanziarie alle scuole con i più generali vincoli del bilancio statale, le cui esigenze sono in carico al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). In particolare, sono soggetti al confronto con il MEF alcuni finanziamenti particolarmente importanti, quali l’ordinario funzionamento, anche per le accresciute esigenze legate al pagamento delle visite fiscali, e quello per coprire gli eventuali residui attivi.
I finanziamenti delle attività di recupero sono stati confermati nella misura totale erogata durante lo scorso anno (circa 55 milioni di Euro). È stato però chiarito che non sarà ripetuto il finanziamento straordinario legato alla prima applicazione della normativa sul recupero dei debiti scolastici. Riteniamo opportuno ricordare, a tale proposito, che il finanziamento del fondo d’istituto può, su autonoma determinazione di ogni singola istituzione scolastica, essere utilizzato a tale scopo secondo le necessità previste nel POF e, di conseguenza, inserite in un apposito progetto del Programma Annuale.
Per quanto riguarda la questione dei contratti co.co.co. (con riferimento alla nota 22/12/2008, n.A00DGPER. 20522, della Direzione Generale del personale) è stato confermato che il finanziamento previsto dall’art.34, primo comma, del D.L. 29 novembre 2008, n. 185, copre solo 110 milioni di euro di spesa per l’anno 2009.
A fronte di un fabbisogno previsto di 370 milioni, l’ANP ritiene che tale cifra sia del tutto insufficiente e presumibilmente esauribile in tre mesi. Sembra, pertanto, opportuno suggerire ai dirigenti di procedere a successive proroghe dei relativi contratti, a partire dal 1° gennaio, in una misura temporale limitata a un mese alla volta, valutando per ogni caso la disponibilità economica. Se si omettesse di indicare il termine, i contratti potrebbero assumere validità permanente, mentre se si prorogassero per un anno non ci sarebbe adeguata copertura finanziaria.
È stato ancora una volta ribadito che le scuole non devono pagare la TARSU, ma in presenza di azioni di rivalsa devono presentare opposizione secondo le procedure di legge e segnalare tempestivamente la cosa.
Per quanto riguarda il finanziamento delle attività complementari di educazione fisica, è stato confermato che le scuole riceveranno un importo pari a quello dello scorso anno scolastico, in quanto la revisione dei criteri e parametri di calcolo, ventilata con la Nota del 26 Settembre 2008, non ha avuto seguito.
Naturalmente, tali esigenze devono essere state comunicate da ogni singola scuola per il tramite dei monitoraggi periodicamente richiesti dal MIUR.
Per quanto riguarda le modifiche da apportare al regolamento di contabilità, l’Amministrazione ha ribadito che sono state presi in considerazione i suggerimenti proposti dall’Anp, ma che la questione è comunque rinviata all’incontro tra MIUR e MEF in programma la prossima settimana.