Si è svolta stamane al MPI, nell’ambito di una riunione dai contenuti più ampi, una ricognizione con la Direzione Generale del Personale sull’andamento delle procedure concorsuali in atto (concorso ordinario e riservato).
L’Amministrazione, rappresentata dal Direttore Giuseppe Fiori, ha relazionato in merito, facendo osservare che:
- è ancora in attesa dell’autorizzazione – già più volte sollecitata – a inserire nel bando del riservato i 154 posti che si sono resi disponibili al 1 settembre 2006 per effetto dei collocamenti in quiescenza per limiti di età, disposti a seguito dell’abolizione della norma che permetteva il trattenimento in servizio anche dopo i 67 anni;
- non ha ancora ricevuto dall’Ufficio Legislativo il parere circa la sequenza di immissione in ruolo – nell’ambito delle due procedure concorsuali – delle diverse categorie di candidati prese in esame dai commi 605 e 619 della legge Finanziaria 2007. Della necessità di tale parere l’Amminitrazione aveva parlato al termine della riunione del 9 gennaio scorso;
- ha in programma di sentire – in un’apposita riunione convocata per lunedì prossimo – i direttori degli USR per un’analisi dei problemi e dei dati riguardanti l’andamento dei concorsi nelle diverse regioni.
La nostra delegazione ha fatto presente che in questo momento è necessario procedere il più speditamente possibile nelle operazioni concorsuali, in particolare in quelle del riservato, all’interno delle quali si lamentano lentezze da parte di alcune commissioni nella calendarizzazione dei lavori. Ha pertanto invitato l’Amministrazione a esercitare ogni opportuna forma di coordinamento e di indirizzo delle operazioni sull’intero territorio nazionale, pur tenendo conto delle peculiarità manifestatesi nelle diverse realtà. In questo senso vanno le apprezzabili indicazioni operative diramate dal MPI con la recente nota prot. n. 1364 del 26.01.2007.
L’obiettivo deve essere quello di garantire – in tutte le regioni – la chiusura delle procedure entro la fine del presente anno scolastico, riservando agli anni successivi esclusivamente la gestione delle code di candidati che non potranno essere immessi in ruolo a partire dal 1 settembre 2007. A tale fine, la delegazione dell’Anp ha ribadito le sue proposte, già avanzate nei precedenti incontri:
CONCORSO ORDINARIO
- Garantire l’immissione in ruolo ai candidati dell’ordinario attualmente in formazione, con priorità assoluta per coloro che hanno superato tutte le procedure concorsuali a pieno diritto (pleno jure).
- Attivare il prima possibile e concludere comunque nell’a. s. 2006/2007, al fine di rispettare i tempi previsti dalla legge finanziaria (comma 619), il corso di formazione intensivo per i candidati che, pur avendo superato le prove scritte ed orali, non si sono trovati in posizione utile per accedere alla formazione.
CONCORSO RISERVATO
- Accelerare le procedure concorsuali, al fine di garantire l’immissione dei vincitori a settembre 2007, attraverso la riduzione della prevista durata di 4 mesi del corso di formazione, mantenendo invariato il numero di ore di frequenza.
- Nelle regioni in cui i tempi e i numeri lo consentano, effettuare l’esame finale per tutti i candidati (pleno jure e idonei) in modo da poter immettere in ruolo tutti gli aventi diritto.
- Consentire a tutti coloro che supereranno positivamente il colloquio di ammissione l’accesso allo stesso corso di formazione.
- Risolvere i problemi di disponibilità, che potrebbero caratterizzare alcune regioni, attraverso l’introduzione di forme di compensazione intersettoriale, prima regionale e – successivamente – interregionale, sui posti che residueranno dopo le immissioni in ruolo degli aventi diritto. Ciò mediante la rapida stesura e approvazione del regolamento previsto dal comma 619 sulle nuove modalità di reclutamento dei dirigenti, prevedendone l’immediata esecutività, anche per le procedure concorsuali in atto.
- Mettere a punto soluzioni che eventualmente consentano, nelle regioni con maggiori criticità per la conferma degli incarichi nella fase transitoria e in attesa dell’assunzione come dirigenti, il miglior utilizzo dei presidi incaricati in funzioni – al di fuori dell’insegnamento – che ne valorizzino le competenze professionali acquisite sul campo.
A conclusione dell’incontro, abbiamo inoltre fatto presente all’Amministrazione che – a nostro avviso – non sarebbero legittime azioni volte a rendere impossibile la frequenza di entrambi i corsi di formazione (ordinario e riservato) da parte dei candidati aventi diritto a partecipare ad entrambi i concorsi.