E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale di ieri la manovra finanziaria predisposta dal Consiglio dei Ministri la scorsa settimana. Si tratta del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, che inizia da oggi il suo iter parlamentare al Senato.
Sul merito del provvedimento si era già espressa in termini molto critici la nostra Federazione (si veda il comunicato stampa del presidente Rembado).
A seguito di quella presa di posizione è stata definitivamente accantonata l’ipotesi dei tagli agli stipendi oltre i 50.000 euro lordi.
Rimangono invece, nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, aspetti del tutto inaccettabili della manovra, quali:
- il blocco della rivalutazione delle pensioni che colpirà trattamenti che non sono certo classificabili come “pensioni d’oro”: da 1.428 euro lordi in su!
- l’aggravio di lavoro e responsabilità che deriverà ai dirigenti a seguito delle misure in materia di contenimento della spesa scolastica (si veda l’art. 19 della manovra, che pubblichiamo in allegato), e cioè:
- l’ulteriore inasprimento dei parametri per la razionalizzazione della rete scolastica;
- il gravissimo taglio sugli esoneri e semiesoneri per i collaboratori dei dirigenti, previsto dal comma 6 dell’art. 19 del decreto.
L’Anp si adopererà per contrastare, in sede di conversione in legge del decreto, le misure che limitano l’autonomia dei dirigenti e ne aggravano le condizioni di lavoro e, nel contempo, esperirà tutte le strade affinchè ogni euro risparmiato a seguito dei provvedimenti che li riguardano direttamente o indirettamente, venga comunque dedicato a colmare la sperequazione del loro trattamento economico rispetto a quello degli altri dirigenti pubblici.