L’Ordinanza ministeriale n. 92 avrebbe dovuto dare attuazione al Decreto 80 sul recupero dei debiti. Costituisce invece, purtroppo, l’ennesimo esempio della negazione per via amministrativa di decisioni normative di per sè apprezzabili.
Se infatti il decreto indicava sobriamente i principi cui ispirare la programmazione delle attività e rimandava esplicitamente alle scuole la scelta dei tempi e dei modi, l’ordinanza intende rimettere in piedi tutta l’impalcatura delle consultazioni e delle delibere dei più diversi organi, prescrivere modalità e persino la misura oraria degli interventi, assoggettare a contrattazione integrativa financo la scelta del personale docente da utilizzare.
Come dire che – ancora una volta – quel che si colloca al centro delle preoccupazioni ministeriali non è l’efficacia degli interventi formativi, ma la gestione del personale.
Su questa preoccupante involuzione, l’Anp ha deciso di intervenire scrivendo una lettera al Ministro, affinché sia recuperato lo spirito iniziale della norma, alleggerendo le scuole da un fardello inutile, anzi dannoso, di procedure e prescrizioni formali.