Il 4.06.2009 si è tenuto al MIUR un incontro con le OOSS sulla “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei” nel quale sono stati presentati uno schema di regolamento ed i documenti ad esso correlati.
Il Direttore di Dipartimento Dott. Cosentino e il Consigliere del Ministro Dott. Bruschi hanno illustrato la proposta evidenziando la volontà di procedere in modo coordinato per tutto il secondo ciclo, in modo da immettere in ordinamento, a partire dal 2010, tutti i segmenti del sistema, compresi i centri per l’Istruzione degli adulti ed emanare inoltre il regolamento sulla prima formazione dei docenti.
Il testo presentato ha molti punti comuni con gli schemi di regolamento degli Istituti tecnici e degli Istituti professionali, tra i quali:
- è prevista un’ uscita con un diploma che dà accesso agli studi universitari, all’Istruzione Tecnica Superiore e al mondo del lavoro;
- la scansione in periodi (1° biennio, 2° biennio, 5° anno) è comune ai tre ordini;
- c’è lo stesso riferimento ai livelli di competenza europei EQF;
- è prevista l’articolazione del Collegio dei Docenti in Dipartimenti;
- c’è l’istituzione di un Comitato scientifico;
- è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica nel 5° anno.
La struttura dei Licei è caratterizzata da insegnamenti obbligatori e da insegnamenti facoltativi che vengono attivati dalle scuole, con l’utilizzazione delle quote di flessibilità, sulla scorta di un elenco nazionale.
Vengono anche evidenziate le peculiarità dei percorsi liceali che portano ad unità le esperienze decennali di sperimentazioni e che riordinano così una materia fortemente diversificata. Nei nuovi licei artistici confluiscono anche gli istituti d’arte.
La delegazione dell’Anp, nell’esprimere apprezzamento per lo sforzo di “semplificazione” e di riorganizzazione del sistema che auspica da lungo tempo, ha messo in evidenza alcuni aspetti critici della proposta, portando così il suo contributo a questo inizio di riflessione comune che, a suo parere, dovrà continuare nel tempo.
Ha manifestato condivisione con la sottolineatura dei profili specifici dei licei che mantengono un marcato asse culturale orientato alla formazione generale (specificità che va salvaguardata in quanto richiesta da famiglie e alunni), ma ha anche sottolineato che, dall’analisi dei quadri orari, i licei appaiono troppo diversi l’uno dall’altro, tanto che, nel biennio, non è presente un’area comune.
Questo può creare problemi operativi per quanto riguarda i percorsi e la certificazione delle competenze previste dalla normativa sull’obbligo di istruzione. Conseguire le competenze previste nei 4 assi culturali contenuti nel documento allegato al Regolamento sull’adempimento dell’obbligo di istruzione, presuppone comunque la scelta di alcuni insegnamenti comuni da individuare e collocare all’interno del percorso dei bienni. Sarebbe quindi auspicabile che, analogamente a quanto previsto per istituti tecnici e professionali, si individuasse un’area comune tra gli insegnamenti obbligatori dei diversi licei.
Inoltre, se la finalità è comunque quella di certificare competenze in uscita dall’obbligo e dall’intero percorso, come appare dal testo del regolamento, è opportuno dare indicazioni metodologiche coerenti con tale obiettivo. Nulla infatti viene detto su metodiche innovative,salvo quanto attiene al 2° biennio e l’ultimo anno.
Riguardo alla confluenza degli istituti d’arte nei licei artistici, esprime preoccupazione per la possibile perdita di un patrimonio di cultura e di esperienze radicato nei territori e invita l’amministrazione a considerare attentamente i possibili correttivi ed interventi per evitare tale evenienza: formazione del personale, attenzione all’utenza, misure di accompagnamento.
Ha chiesto inoltre di chiarire in modo univoco tutti i riferimenti alla flessibilità curricolare per consentire alle scuole di operare scelte in piena consapevolezza.
Come ultima osservazione ha espresso preoccupazioni sul percorso di attuazione dell’ordinamento, in quanto il coinvolgimento, a partire dal 2010, oltre alle classi 1°, anche delle classi seconde, potrebbe coinvolgere le scuole in processi organizzativi troppo complessi e di difficile gestione, anche se apprezza la volontà di procedere in tempi rapidi al riassetto del sistema.
Sia il Dott. Cosentino che il Dott. Bruschi hanno dichiarato la piena disponibilità dell’amministrazione a proseguire nella discussione per trovare le migliori soluzioni, anche con l’istituzione di un tavolo permanente di confronto.