Giorgio Rembado, Presidente della Federazione della Funzione Pubblica di CIDA, reagisce alla dichiarazione rilasciata da Matteo Renzi secondo cui i dirigenti pubblici non devono essere a tempo indeterminato perché assunti senza concorso. Questo è il passaggio contenuto anche nel cosiddetto “Jobs Act”: «6. Eliminazione della figura del dirigente a tempo indeterminato nel settore pubblico. Un dipendente pubblico è a tempo indeterminato se vince concorso. Un dirigente no. Stop allo strapotere delle burocrazie ministeriali»
E questo è il comunicato stampa di Giorgio Rembado:
«Sulla dichiarazione rilasciata da Matteo Renzi vogliamo fare una doverosa precisazione. Su 165mila dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni la grande maggioranza entra in carica per concorso. Solo qualche centinaia di dirigenti, infatti, è assunto per nomina diretta e si tratta quasi esclusivamente di dirigenti di Ministeri, Enti locali e Regioni”. “Inoltre – prosegue Rembado – è importante sottolineare come un dirigente assunto a tempo determinato possa essere maggiormente soggetto ai condizionamenti del datore di lavoro politico e quindi instaurare con esso un rapporto fiduciario. Questo certo non costituirebbe la massima garanzia per il cittadino. Ricordiamo, infatti, che la figura del dirigente pubblico rappresenta una figura di garanzia secondo il principio di imparzialità sancito dalla Costituzione. Infine, siamo assolutamente convinti che il “corso – concorso” sia lo strumento che consente di selezionare le persone più preparate per un determinato ruolo e garantirne un’adeguata formazione»
Roma, 9 gennaio 2014.
Il comunicato stampa del Presidente Rembado ha avuto un ampio riscontro nelle agenzie e nei giornali, stampati ed on line, come si può vedere dalla rassegna allegata.