Nell’incontro avuto ieri mattina al Miur si è discusso dell’apertura in deroga dei corsi per la metodologia Clil anche a quei docenti esclusi perché non in possesso dei requisiti (ITP, docenti di discipline non coinvolte, docenti dei professionali). Il Miur ci ha informati che, ad oggi, 450 scuole non hanno iscritto alcun docente ai corsi e, dunque, non avranno personale formato per un insegnamento ordinamentalmente previsto. A questo si aggiunga come l’attivazione di corsi per gli 8.661 docenti che ne hanno fatto richiesta (a fronte di una copertura finanziaria per soli 8000) non copre il fabbisogno stimato intorno ai 18.000.
Il prossimo primo settembre, dunque, molte classi non avranno i docenti formati. Si ritiene, pertanto, che il Miur debba tempestivamente attivarsi per ampliare la rosa dei docenti che possono fruire dei corsi. È evidente che per raggiungere l’obiettivo di avere personale specializzato nella metodologia Clil per ogni classe V di Liceo e di Tecnico e per ogni classe III, IV e V di Linguistico il percorso di formazione avrebbe dovuto iniziare prima e avrebbe dovuto coinvolgere anche docenti con un più basso livello di competenza linguistica (A2). In tempi brevi il Miur dovrà farsi carico, per poter dar seguito al dettato normativo, della formazione linguistica anche di questi insegnanti.