Sono stati pubblicati gli esiti della ricorrezione di quella parte delle prove scritte rispetto alle quali il Consiglio di Stato aveva annullato l’operato della commissione. L’esito è, a dir poco, sorprendente: appena 54 dei 171 candidati interessati è stato ammesso al colloquio.
Ma quel che ha di che lasciare sconcertati è che ben 22 dei non ammessi fanno parte di coloro che avevano superato tutte le prove in occasione del concorso poi annullato e molti di loro svolgono ormai da tre anni le funzioni di dirigente delle rispettive scuole, senza che alcun rilievo sia stato mosso alla loro azione.
Si sono purtroppo avverati i timori della vigilia: che l’Amministrazione – dopo essere stata la causa del pasticcio, con la propria leggerezza in sede di formazione delle commissioni – se ne lavasse le mani, chiamando a pagare il conto solo gli incolpevoli candidati che avevano già superato le prove ed assunto servizio.
Si tratta di una situazione che non esitiamo a definire ingiusta ed intollerabile. Siamo impegnati fin d’ora a ricercare tutte le soluzioni – giudiziarie e non – suscettibili di superare uno stato di fatto che è palesemente ingiusto e lesivo delle legittime aspettative di chi da anni si impegna quotidianamente nell’assicurare la migliore gestione delle scuole toscane.
A tutti gli interessati, il presidente Rembado ha già fatto pervenire una lettera di solidarietà e di appoggio: a tutti gli altri vogliamo dire che continueremo ad essere, come siamo sempre stati, a fianco dei colleghi. Non si tratta di volere una sanatoria, ma di ottenere giustizia.