Pubblichiamo qui di seguito due notizie AGI con l’intervista a Giorgio Ambrogioni, Presidente di Federmanager CIDA, sull’applicazione della sentenza 70/2015 con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità del blocco della perequazione delle pensioni.
Si ricorda che il ricorso alla Corte Costituzionale è stato promosso da Federmanager e ManagerItalia con cause attivate presso i tribunali e la Corte dei conti.
Anp aderisce alle valutazioni di Ambrogioni non solo perché Federmanager fa parte della nostra stessa Confederazione, ma anche per la consonanza di pensiero e di interessi.
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martedì 5 maggio 2015, 14.50.23
Pensioni: Federmanager, stop tentativi di ‘ depotenziare’ sentenza
(AGI) – Roma, 5 mag. – “Le sentenze vanno rispettate e certo non staremo a guardare di fronte ai tentativi, più o meno occulti, di depotenziare la decisione della Corte Costituzionale in tema di trattamenti pensionistici: lo diciamo al Governo, alle forze politiche, ai cosiddetti esperti e alle tante ‘ mosche cocchiere’ che sperano di ingraziarsi il principe di turno”. Questo il commento del presidente di Federmanager, Giorgio Ambrogioni, all’ indomani della sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittimo il dl 201/2011 nella parte relativa al blocco dell’ adeguamento al costo della vita delle pensioni superiori a 3 volte il minimo Inps. “Se ci mettessimo a contare i blocchi totali o parziali alle pensioni medio-alte, arriveremo a 6 in poco piu’ di 15 anni, cui aggiungere i contributi di solidarietà. A questi tangibili danni economici subiti dai pensionati ‘ colpevoli’ di aver versato durante la vita lavorativa contributi decisamente pesanti, vanno aggiunti i guasti sociali, direi psicologici – prosegue Ambrogioni – provocati dalle dissennate campagne di stampa sulle presunte pensioni d’ oro e d’ argento che tanto sembrano piacere ad un nostra pubblicistica maliziosa.
“Voglio essere chiaro: come Federmanager e Manageritalia siamo stati promotori dei ricorsi che hanno portato al verdetto della Consulta e ce ne prendiamo il merito perche’ la Corte ha colto l’ essenza della nostra azione politica, laddove rileva che ad essere stati intaccati sono i diritti fondamentali del cittadino-lavoratore. Di questo stiamo parlando, non di battaglie di sola rivendicazione economica, pur sacrosanta.
Stiamo parlando di diritti tutelati costituzionalmente e violati dal potere esecutivo. Ora si faccia attenzione a non voler ‘metterci una pezza’ ricorrendo a scorciatoie legislative o, peggio, a costruire castelli in aria di un’ ulteriore, pericolosissima riforma previdenziale”. (AGI)
Red/Ccc (Segue)
051450 MAG 15
martedì 5 maggio 2015, 14.50.30
Pensioni: Federmanager, stop tentativi di ‘ depotenziare’ sentenza (2)
(AGI) – Roma, 5 mag. – “I campanelli di allarme sono già suonati: abbiamo letto pensosi e preoccupati editoriali sui costi della sentenza per le finanze pubbliche e abbiamo colto peregrini suggerimenti di come si potrebbe cogliere l’occasione per mettere mano all’intero sistema, ritoccandolo all’ insegna di un non meglio precisato criterio egualitario. Sappiamo come è andata a finire quando si sono volute seguire le ‘ sirene’ degli interventi sul sistema previdenziale senza riuscirne a prevedere i reali effetti e le nefaste conseguenze.
“La palla e’ ora al ministro Poletti e ci aspettiamo di essere convocati al più presto, insieme alle parti sociali, per discutere del merito del problema, senza ulteriori tergiversazioni. I quadri, i dirigenti d’ azienda, i manager,sono stufi di essere considerate categorie privilegiate le cui pensioni – costruite con anni di lavoro e di piu’ che adeguati versamenti contributivi – sono usate come la ‘ cassa’ cui far ricorso quando le finanze pubbliche scricchiolano. Tale compito – conclude Ambrogioni – compete alla fiscalità generale . Noi abbiamo gia’ dato”. (AGI)
Red/Ccc
051450 MAG 15