Anche l’Italia avrà il suo Premio Nazionale degli Insegnanti. Lo ha annunciato il Ministro Giannini, nel giorno in cui è stato reso noto il nome del vincitore dell’edizione 2016 del Global Teacher Prize, ribattezzato il Nobel degli insegnanti, e che ha visto tra i finalisti anche l’italiana Barbara Riccardi.
Anp saluta con favore l’iniziativa, sia perché offre l’occasione per un’attenzione positiva al lavoro degli insegnanti, sia perché ha da sempre fermamente creduto nelle parole chiave che il Ministro ha voluto associare al suo annuncio: l’innovazione didattica, la valutazione, la premialità, la necessità di una formazione continua.
Non è un caso se esattamente queste siano state le idee forza che hanno portato ad istituire, già nel 2008‐2009, il concorso “Docente dell’anno”, promosso dall’ANP insieme con Microsoft Italia e che si è ripetuto da allora regolarmente. Anche in quello, come nel Premio che ora viene annunciato, si è sempre inteso premiare i singoli, ma nel quadro del contributo che con i loro progetti hanno saputo fornire al miglioramento della propria scuola.
A salutare i vincitori del concorso ANP, ed anche questo non è casuale, è sempre stato il Ministro dell’Istruzione pro‐tempore (nell’ultima edizione, il Sottosegretario Faraone): a riprova che i valori che hanno ispirato l’iniziativa sono sempre stati condivisi dai responsabili politici della scuola italiana.
La scelta del Ministro di scendere in campo con un premio nazionale acquista un rilievo speciale in un momento storico e politico in cui quei valori rappresentano i principi ispiratori della riforma della Buona Scuola. E’ questa l’occasione per riaffermarli e per sostenerli.
Anp, che da sempre li ha adottati e promossi, vede in questo annuncio una conferma della propria visione e il segnale di un ancor maggiore impegno dei vertici dell’Istruzione su questo terreno.