Oggi al Senato si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del disegno di legge 2449 che aggiunge due commi all’articolo 18 del d.lgs. 81/2008 (testo unico in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro).
Il disegno di legge, fortemente voluto dall’ANP, ha lo scopo di attribuire a tutti i dirigenti preposti a pubbliche amministrazioni o a pubblici uffici – e quindi, di conseguenza, anche ai dirigenti delle scuole – lo stesso potere di cui dispone l’autorità prefettizia per interdire l’utilizzo dei locali e per ordinarne l’evacuazione “in caso di pericolo grave ed immediato”. La valutazione della gravità e della immediatezza dovrebbe essere compiuta con la sola diligenza del buon padre di famiglia e, pertanto, non necessiterebbe di competenze tecniche. L’esercizio del potere prefettizio, inoltre, potrebbe essere deciso con serenità in quanto non sarebbe soggetto all’incriminazione per interruzione di pubblico servizio o per procurato allarme.
La nostra iniziativa prese il via circa un anno addietro, subito dopo la pubblicazione della notizia della condanna definitiva del collega Livio Bearzi per i tragici eventi dell’Aquila del 9 aprile 2009. Grazie alla sensibilità della Senatrice Laura Fasiolo, prima firmataria del disegno di legge, il Parlamento è oggi messo nelle condizioni di varare una norma giusta ed equilibrata, idonea a rendere più sicuri gli ambienti di lavoro pubblici e ad evitare il rischio che i preposti ad essi assumano l’ingrato ruolo di capro espiatorio. Auspichiamo, pertanto, che il disegno di legge si tramuti in legge al più presto.
Una volta di più, l’ANP dimostra di sostenere con i fatti il principio, da sempre sostenuto, secondo cui una figura dirigenziale pubblica dotata degli opportuni poteri e strumenti di intervento costituisce la migliore garanzia per assicurare a tutti i cittadini il buon andamento previsto dalla Costituzione.
RIPORTIAMO IL COMUNICATO ANSA
2016-10-25 14:47
Scuola:senatori Pd, ampliare poteri dirigenti su sicurezza
Presentato ddl in Senato (ANSA) – ROMA, 25 OTT – Consentire ai dirigenti scolastici di “essere più sereni sulle scelte – assunte nella logica del buon padre di famiglia – che abbiamo come obiettivo la messa in sicurezza degli studenti”: è quanto prevede un ddl, prima firmataria Laura Fasiolo (Pd), che, introducendo “due commi al testo unico sulla sicurezza sul luogo di lavoro”, esclude l’applicazione di alcuni articoli del codice penale sulle decisioni prese del preside in caso di emergenza. Con questa modifica, si legge nella relazione del ddl presentato oggi al Senato, “si attribuiscono ai dirigenti o funzionari preposti ai pubblici uffici, ivi comprese le istituzioni scolastiche ed educative, ampi poteri per far fronte a situazioni di grave e immediato pericolo, affinché si possano adottare i provvedimenti più idonei senza avere timore di ripercussioni di carattere penale”. In caso di pericolo grave e immediato, dunque, i dirigenti hanno il potere di interdire l’utilizzo parziale o totale dei locali e degli edifici assegnati, nonché di ordinare l’evacuazione” senza rischiare di essere perseguiti penalmente per procurato allarme presso l’autorità (art. 658) o per interruzione di servizio pubblico (art. 331-340). “Non vogliamo una deresponsabilizzazione della dirigenza – ha detto il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Giorgio Rembado – ma vogliamo che sia messa in condizione di svolgere la propria attività. Ci auguriamo che il percorso di questo ddl sia rapido e produttivo”. Rimangono le responsabilità dei presidi, ha assicurato Fasiolo, ma “aumentano i poteri in caso di emergenza”. Con questo ddl, ha osservato Stefania Pezzopane (Pd), “si pone all’attenzione del Parlamento un tema delicatissimo, la depenalizzazione di un reato in materia di sicurezza: bisogna determinare le responsabilità e le possibilità di muoversi, per un dirigente, senza che incorra nel reato penale”. “Al di là del ddl e della responsabilità dei dirigenti – ha concluso l’ex ministro Luigi Berlinguer – occorre una politica di tutela degli edifici scolastici contro i rischi e in particolare il rischio sismico”.(ANSA).