Come avevamo previsto e ampiamente motivato fin dai primi giorni dopo la sua sottoscrizione da parte di alcune confederazioni sindacali, l’Intesa del 30 novembre è di ostacolo alla piena perequazione della categoria dei Dirigenti delle scuole.
Nella mattinata odierna si è svolto un incontro politico tra il MiIUR e le Organizzazioni Sindacali rappresentative per un confronto prima dell’apertura dei tavoli contrattuali presso l’ARAN.
Ad inizio seduta il Ministero ha espresso l’intenzione di tener fermo come punto di riferimento proprio l’Intesa.
ANP ha ribadito fermamente che a quel tavolo la CIDA – Confederazione di riferimento – non era presente e che, comunque, non ne ha condiviso né lo spirito né la lettera. Disapproverebbe, pertanto, un impianto di Atto di Indirizzo che ne volesse integralmente recuperare il contenuto.
In modo particolare, per quanto attiene alle rivendicazioni in tema di retribuzione della categoria, è inaccettabile il riferimento agli 85 euro medi lordi pro capite, così come altrettanto inaccettabile il dichiarato intento di ridurre la forbice retributiva, valorizzando prioritariamente i livelli retributivi più bassi. Entrambe le modalità si oppongono al raggiungimento dell’obiettivo della piena perequazione della categoria.
ANP ha ricordato, infatti, che il CCNL è lo strumento che regola il rapporto sinallagmatico: è un equilibrio tra dare e avere. A funzioni, oneri, responsabilità deve corrispondere una retribuzione adeguata, almeno corrispondente a quella degli altri dirigenti dello Stato. Una visione ideologica del contratto è interamente da respingere. La retribuzione deve corrispondere alla quantità e alla qualità del lavoro.
ANP ha, infine, aggiunto che non si deve in alcun modo perdere di vista l’unità contrattuale che deriva dall’unicità dell’Area Istruzione e Ricerca. In tal senso rifiuta che il contratto sia il luogo di ridefinizione del profilo del Dirigente.
Fa notare che il contratto dell’ex Area VII nulla dice circa il profilo dei Dirigenti, mentre lo fa quello dell’ex Area V. È come dire che i Dirigenti di Università e Ricerca sanno chi sono, mentre ai Dirigenti delle scuole va detto! La legge ben disciplina questo aspetto e ad essa ANP fa riferimento. Sovrapposizioni, affiancamenti, duplicazioni non servono e addirittura sono dannose e foriere di contenziosi.
La linea di ANP è ferma. L’obiettivo della perequazione non è trattabile.
Chi ha svenduto la categoria firmando un’Intesa che rischia di bloccarne le legittime aspettative ne risponderà ai colleghi.
Certo non noi!