Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato la grazia condonando interamente la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Il provvedimento del Capo dello Stato è stato notificato stamattina all’interessato che sta scontando la pena in affidamento in prova ai servizi sociali.
La notizia giunge particolarmente tempestiva in un momento in cui si moltiplicano le segnalazioni e le polemiche sulla sicurezza degli edifici scolastici: un ginepraio di competenze incrociate e di risorse mancanti, contro cui da sempre i dirigenti scolastici si battono, ma del quale rischiano, come Bearzi, di essere dichiarati alla fine i soli colpevoli. Nessuno ha pagato per il crollo del convitto dell’Aquila, salvo l’unico che non aveva i mezzi per provvedere e che ha rischiato egli stesso di rimanere sotto le macerie.
Oggi il provvedimento del presidente Mattarella, cui va dato atto della sensibilità dimostrata, restituisce alla sua famiglia un uomo buono ed alla scuola un dirigente stimato da tutti. Anp, che a suo tempo aveva lanciato un appello per sollecitare il provvedimento di clemenza, è lieta di questo esito lungamente atteso.