Ieri, all’interno del Liceo “Seneca” di Roma, è caduto dell’intonaco ma, fortunatamente, non ci sono stati danni alle persone.
Si tratta di un fatto nuovo che, però, ripropone un tema di scottante attualità: la tutela dell’incolumità degli studenti e del personale scolastico dipende dalla corretta manutenzione degli edifici scolastici.
La quasi quotidiana caduta di soffitti, controsoffitti, tegole e intonaco è inaccettabile e deve cessare a tutti i costi!
L’ANP è da sempre in prima linea nel denunciare una situazione di grave inadempienza da parte della politica e degli enti locali.
Porremo con forza la questione al nuovo Parlamento ma, da subito, chiediamo all’Esecutivo in carica ed agli Amministratori locali di fare di più e meglio.
Abbiamo letto con grande favore l’elenco, recentemente comunicato dal MIUR, dei Comuni beneficiari delle risorse destinate all’adeguamento alla normativa antisismica delle scuole – circa un miliardo di euro per 1.739 interventi – ma adesso si deve fare in modo che queste somme siano utilizzate con rapidità ed efficacia per mettere in sicurezza gli edifici scolastici.
Dobbiamo tutti impegnarci per tutelare il bene supremo dell’incolumità dei ragazzi e del personale.
Di questo impegno non possono farsi carico solo i dirigenti scolastici.
Ciò che compete ai dirigenti è segnalare agli enti locali le carenze impiantistico-strutturali nonché pungolare gli enti stessi affinché intervengano tempestivamente.
Questo i dirigenti lo fanno con grande meticolosità – talvolta non gradita dai loro interlocutori – e con elevata professionalità.
Lo ha fatto anche il dirigente del Liceo “Seneca” di Roma.
Perché non è stato ascoltato?