Il 17 luglio u.s. si è tenuto al MIUR il previsto incontro tra MIUR e OO.SS. per l’informativa sulle certificazioni dei contributi previdenziali.
Il Capo di Gabinetto, Dott. Chinè, e il Direttore Generale dell’INPS hanno restituito i dati aggiornati sulle domande di pensionamento, sottolineando il lavoro congiunto effettuato in questi mesi dal Ministero e dall’Istituto di Previdenza. A fronte del 30% di incremento di domande di collocamento a riposo, ad oggi il 10,99% non è ancora certificato, rispetto al 15,72% dello scorso anno.
L’ ANP ha sottolineato che i diritti sono individuali e che, quindi, contano sì le statistiche e i numeri complessivi, ma conta di più conoscere le ragioni delle mancate certificazioni. Ha sottolineato che la definizione di tali pratiche ha un effetto anche sulla mobilità, sulla mobilità annuale e sulle immissioni in ruolo. Prende atto che sono 4580 le domande ancora da verificare completamente: laddove si verificasse la mancanza di requisiti, va applicata ovviamente la normativa vigente, ma se tra queste domande ricorresse anche qualche caso di mancata certificazione per disfunzioni dell’Amministrazione, tale situazione va rapidamente sanata.
L’Anp, infine, ha richiamato la nota prescrizione dei contributi che scadrà il 31 dicembre 2018. Ha sottolineato il paradosso di dipendenti che si vedono non riportati nella loro situazione previdenziale addirittura anni di ruolo, con inevitabile disorientamento delle persone interessate.
Tutte queste situazioni vanno rapidamente definite – anche eventualmente attraverso una proroga della scadenza – in considerazione del costo sociale, in termini di tempo e di apprensione che questa situazione genera in chi si trova coinvolto.