Apprendiamo la notizia della docente di un istituto tecnico di Palermo sospesa “per non aver vigilato” su un lavoro presentato pubblicamente dai suoi studenti durante la celebrazione della Giornata della Memoria. Non possiamo entrare nel merito del procedimento disciplinare e della correttezza della sanzione. Sottolineiamo però che stimolare la libertà di espressione è uno degli scopi fondamentali della scuola: gli insegnanti devono incoraggiare il pensiero critico degli studenti, ovviamente in modo non superficiale né ideologizzato. Lo studio dei fatti storici e la riflessione sugli eventi del presente contribuiscono in modo decisivo allo sviluppo della coscienza civile dei nostri studenti. Proprio in questo senso è pure doveroso il rispetto delle figure istituzionali di qualunque schieramento facciano parte. È possibile studiare il presente solo se si rinuncia a qualsiasi filtro di natura ideologica, ma non si deve tenere fuori dalla scuola l’attualità solo per il rischio di strumentalizzazioni.