Oggi pomeriggio si è tenuto, presso il MIUR, il previsto incontro tra il Presidente Giannelli e la Viceministra Ascani che ringraziamo per la grande cordialità e la grande disponibilità all’ascolto.
Il Presidente ha esplicitato la posizione dell’ANP sulle principali materie che dovrebbero essere delegate alla Viceministra.
 
Sicurezza degli edifici scolastici
L’ANP ritiene necessaria una revisione – in senso migliorativo – del d.lgs. 81/2008 per consentire ai dirigenti scolastici l’interdizione e la chiusura, in tutto o in parte, degli edifici senza incorrere nel reato di interruzione di pubblico servizio, previo rilascio di parere scritto da parte del RSPP. In caso di pericolo grave ed immediato, non essendoci il tempo per acquisire il parere, la valutazione va compiuta con la diligenza “comune” del buon padre di famiglia.
L’ente locale deve valutare gli specifici rischi strutturali in fase di predisposizione del DVR, assumendo così il ruolo di una sorta di RSPP ulteriore rispetto a quello, già previsto dalla norma, che continuerebbe ad occuparsi dei rischi dell’attività propriamente scolastica. La posizione di garanzia legata alla valutazione dei rischi strutturali sarebbe di conseguenza attribuibile all’ente stesso.
Chiediamo anche l’introduzione dell’obbligo, per l’ente locale, di effettuare sopralluoghi semestrali degli edifici scolastici con rilascio del relativo verbale.
Il RSPP deve poter essere scelto liberamente e su base unicamente fiduciaria, con abrogazione della rigida procedura prevista dall’articolo 32 del d.lgs. 81/2008.
Il dirigente che abbia già richiesto all’ente locale di effettuare interventi strutturali e/o impiantistici non deve essere destinatario di provvedimenti sanzionatori ad opera degli organi di controllo (VV.FF., ASL, Ispettorato del lavoro ecc.), evenienza che accade abbastanza di frequente nelle scuole e alla quale oggi si può fare fronte solo seguendo la procedura penale.
Va precisato che la nomina del medico competente può avvenire solo successivamente alla redazione del DVR e mai prima.
Si deve prevedere espressamente il potere di intervento da parte del Prefetto, su richiesta del dirigente, in caso di inerzia dell’ente locale.
Qualora si verifichino incidenti dovuti al mancato intervento dell’ente locale su richiesta del dirigente scolastico, si deve prevedere l’ineleggibilità del relativo organo politico di vertice.
L’Amministrazione deve sottoscrivere una polizza assicurativa RCT valida in tutte le scuole per garantire alle vittime il risarcimento in caso di sinistro.
 
Adeguamento del FUN 2019/2020
A seguito dell’immissione in ruolo dei vincitori del concorso a dirigente scolastico, il relativo organico ha subito un notevole incremento (approssimativamente da 6300 a 8000) e risulta quindi necessario aumentare corrispondentemente il FUN. In caso contrario, essi perderebbero in media circa il 25% della retribuzione di posizione e risultato. Tale ipotesi non può nemmeno essere presa in considerazione, se si considera che la loro retribuzione è ancora, nonostante il buon risultato conseguito con il CCNL 8 luglio 2019, di gran lunga inferiore a quella degli altri dirigenti dell’area “istruzione e ricerca” e che essi sono gravati da enormi incombenze, tra cui spiccano quelle relative alla sicurezza, a differenza della stragrande maggioranza di tutti i dirigenti pubblici di pari livello.
 
Facoltà assunzionale dei DS per sostituire i DSGA
Le segreterie scolastiche sono spesso in condizioni di non poter più operare efficacemente a causa della scarsità di personale di ruolo e, in primis, dei DSGA. Il dirigente deve poter conferire il relativo incarico ad uno degli assistenti amministrativi in servizio presso la scuola oppure, qualora nessuno di essi fosse disponibile, deve poter assumere una persona idonea dall’esterno, previo colloquio e purché in possesso dei titoli previsti dal CCNL di comparto.
 
La valutazione dei dirigenti delle scuole
L’ANP considera irrinunciabile la valutazione della dirigenza e ribadisce la necessità che a tale valutazione corrisponda una retribuzione di risultato effettivamente parametrata agli obiettivi raggiunti e alle azioni intraprese. L’attuale sistema di valutazione deve essere superato perché non tiene conto delle oggettive condizioni di lavoro dei dirigenti delle scuole, delle condizioni di contesto in cui operano e gli specifici campi di diretta attività dirigenziale. Esso appare più volto a considerare aspetti formali, avulsi dal contesto, che aspetti sostanziali legati all’effettiva operatività. Proponiamo quindi di:

  • snellire l’attuale procedura, eliminando le richieste di documenti già in possesso dell’Amministrazione
  • garantire procedure trasparenti con pubblicazione preventiva dei criteri di valutazione, degli indicatori, dei descrittori, delle evidenze e di ogni altro elemento in possesso dei nuclei di valutazione
  • prevedere solo indicatori che prendano in considerazione le azioni direttamente riconducibili al dirigente
  • conoscere in anticipo il protocollo comportamentale a cui i nuclei devono attenersi
  • prevedere un colloquio in presenza a scuola per ogni dirigente valutato in modo da far emergere le reali problematiche e le reali condizioni di lavoro
  • prevedere una composizione dei nuclei di valutazione che includa solo personale con qualifica dirigenziale adeguatamente formato e qualificato
  • garantire uniformità di comportamento da parte degli USR sul territorio nazionale
  • consentire al dirigente, attraverso il processo di valutazione, di acquisire elementi per migliorare la propria azione professionale

Chiediamo infine che, in attuazione di quanto previsto dall’art. 5, c. 3, lett. c del CCNL 8 luglio 2019, sia avviato quanto prima il confronto tra parte datoriale e parte sindacale sui criteri generali della procedura di valutazione.
Vincitori di concorso in possesso di pronunce favorevoli
Chiediamo che i riservisti dei concorso 2011 e 2017, che abbiano avuto sentenza favorevole siano immessi effettivamente in graduatoria.