Il Consiglio Nazionale ANP nella seduta del 15 dicembre ha deliberato all’unanimità di:
- proseguire nelle azioni che da sempre hanno caratterizzato l’ANP nel mettere al centro del dibattito pubblico il tema della Sicurezza nelle scuole. L’Associazione si batte affinché vengano garantite all’utenza e al personale condizioni rispettose del diritto a lavorare e vivere in un luogo sicuro. L’ANP dà appuntamento a Perugia il prossimo 17 gennaio 2020 per il primo di una serie di Convegni che si terranno in tutto il territorio nazionale, proseguendo la campagna “La Scuola Si-Cura” che dà voce ai territori e alle loro istanze.
- Il Consiglio Nazionale ANP impegna il Presidente Nazionale a chiedere con forza al decisore politico un deciso incremento delle retribuzioni di tutto il Personale per ridare piena dignità a categorie fondamentali per il Paese, prima fra tutte quella dei docenti. All’incremento nelle retribuzioni va affiancata una politica che riconosca il merito e che preveda l’istituzione del middle management.
- il Consiglio Nazionale ANP impegna il Presidente nazionale a proseguire il percorso finalizzato all’armonizzazione retributiva dei dirigenti della scuola rispetto ai valori della retribuzione degli altri dirigenti dell’area istruzione e ricerca.
Questo percorso, avviato dalla perequazione della parte fissa della retribuzione di posizione ottenuta con il CCNL dell’area istruzione e ricerca 2016-2018, deve proseguire incidendo sul valore della parte variabile della retribuzione di posizione.
In tale prospettiva, il Consiglio nazionale rivendica il diritto dei dirigenti della scuola a percepire retribuzioni collegate a contratti integrativi regionali che siano allineati all’anno scolastico in corso e non in regime, ormai, di patologica ultrattività.
Il Consiglio stigmatizza, inoltre, l’atteggiamento inerte dell’Amministrazione che, pur in presenza del FUN 2017/2018 validato dal MEF e del FUN 2018/2019 costituito dal MIUR, non ha ancora assicurato l’avvio della negoziazione in tutte le regioni.
L’eventuale paventata convocazione di una nuova conferenza di servizi, finalizzata a decidere se la ripartizione del fondo debba essere attuata sull’organico di diritto o su quello di fatto e se le risorse necessarie per le reggenze debbano essere imputate su quelle della posizione o su quelle del risultato, non è assolutamente giustificata dal punto di vista normativo, né da quello contrattuale.
Tali questioni, infatti, sono già state risolte dalla Conferenza di servizi MIUR-MEF-Aran del 25 settembre 2017 e dal CCNL dell’area istruzione e ricerca 2016-2108. L’articolo 42 del CCNL, in particolare, stabilisce, in coerenza con gli esiti di detta Conferenza di servizi e con assoluta chiarezza, le modalità di ripartizione delle risorse a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020 e quindi anche quelle relative agli anni 2017/2018 e 2018/2109.
Questa ulteriore dilatazione dei tempi è inutile e dannosa.
Il Consiglio Nazionale delibera che, qualora si rendesse necessario, l’ANP diffiderà l’Amministrazione ad applicare quanto previsto dal CCNL e ad avviare e concludere, in tempi brevissimi, le contrattazioni integrative regionali per riallineare i contratti regionali con l’anno scolastico in corso, evitando così il rischio di incapienza e il danno della ripetizione dell’indebito.