Il 2019 si è concluso con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di due provvedimenti di interesse per la scuola: la Legge 20 dicembre 2019, n. 159 di conversione del decreto-legge 126/2019, recante misure urgenti sulla scuola (Gazzetta Ufficiale del 28 dicembre 2019, n. 303) e la Legge 27 dicembre 2019, n. 160 – Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022 (Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2019, n. 304).
Il primo provvedimento prevede due procedure di assunzione per i docenti che abbiano prestato servizio per almeno tre anni (un concorso ordinario e uno straordinario per 24.000 docenti ciascuno) e una procedura per la sola abilitazione. Il reclutamento di nuovi docenti è fondamentale per garantire la regolarità del servizio di istruzione ma non concordiamo sulla modalità di selezione che prevede una prova scritta costituita da quesiti a scelta multipla su argomenti afferenti alle classi di concorso ed alle metodologie didattiche.
Ad avviso dell’ANP sono novità positive l’introduzione delle competenze relative alla didattica digitale e al coding, in quanto recepisce quella che è ormai una irrinunciabile esigenza di modernità, e il vincolo per i neoassunti a permanere nella scuola di assegnazione per cinque anni, in quanto favorisce la continuità didattica. Entrambe le previsioni potranno contribuire al miglioramento della qualità dell’offerta formativa delle scuole. Accogliamo, inoltre, con favore l’aumento a 146 dei dirigenti tecnici che saranno assunti mediante concorso, dato che il loro numero attuale è assolutamente insoddisfacente per le necessità del sistema d’istruzione, come l’abolizione della norma che prevedeva l’obbligo di rilevare la presenza con impronte biometriche. Su questo punto, ricordiamo il fermo e costante impegno dell’ANP.
Con riguardo alla Legge di bilancio, è degna di attenzione la possibilità di destinare anche all’adeguamento e alla messa in sicurezza, nonché all’efficientamento energetico delle scuole, i fondi destinati a comuni, province e città metropolitane. Viene, inoltre, istituito nello stato di previsione del Ministero dell’interno il fondo «Asili nido e Scuole dell’infanzia» finalizzato al finanziamento degli interventi relativi ad opere di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni destinati ad asili nido e scuole dell’infanzia.
Ci siamo già occupati in un precedente comunicato delle modifiche relative al “bonus” docenti: il fondo premiale istituito con la L. 107/15 non ha più vincolo di destinazione, si apre quindi alla possibilità che le somme prima destinate alla valorizzazione della professionalità docente siano utilizzate per finalità diverse e destinate anche al personale ATA. Non condividiamo questa modifica che espressamente riduce la portata di una delle poche forme di riconoscimento del merito esistenti nella scuola, utile al miglioramento qualitativo del servizio. I dirigenti scolastici potranno comunque prevedere, all’interno della propria proposta contrattuale, una somma di carattere premiale per continuare a valorizzare le prestazioni dei docenti.
Trova soluzione nella legge di bilancio, grazie alla pressante azione dell’ANP, la criticità relativa all’eventuale incapienza del Fondo Unico Nazionale per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici, conseguente alle numerose immissioni in ruolo di neo-dirigenti dello scorso settembre. A decorrere dal 2020, infatti, si stanziano 30 milioni annui da destinare al FUN, adeguandolo al nuovo organico. Naturalmente questo è solo un ulteriore passo, dopo quello relativo all’equiparazione della retribuzione di posizione parte fissa, verso l’obiettivo ANP della totale equiparazione della retribuzione dei dirigenti della scuola a quella degli altri dirigenti della stessa area contrattuale.
Sono inoltre disposti alcuni stanziamenti specifici per la formazione dei docenti in materia di inclusione, di prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo, per aumentare l’organico dei docenti della scuola dell’infanzia e di sostegno, per incrementare le risorse destinate all’innovazione didattica e digitale e alle scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità.