L’ANP ha partecipato oggi all’incontro in videoconferenza con il Ministero dell’istruzione dedicato all’attribuzione degli incarichi dirigenziali ai vincitori di concorso che entreranno in ruolo il 1° settembre 2020.
Il Capo Dipartimento Bruschi ha comunicato che il Ministero dell’istruzione ha chiesto al MEF l’autorizzazione alla copertura, tramite immissione in ruolo, di tutti le sedi vacanti e disponibili al 24 luglio 2020. I posti da autorizzare sono complessivamente 529, comprensivi di 458 immissioni dalla graduatoria del concorso del 2017 e di 29 dalla graduatoria della Campania del concorso 2011, oltre a 42 trattenimenti in servizio. L’Amministrazione ha inoltre sottolineato che il Ministero solleciterà tutti gli Uffici scolastici regionali a rendere pubbliche per i vincitori del concorso tutte le sedi nominali specificando per quanto tempo si prevede che la sede sia nominale.
Sui criteri per l’attribuzione degli incarichi decorrenti dal 1° settembre 2020, l’Amministrazione si è impegnata a inviare alle organizzazioni sindacali, in tempi brevissimi, una bozza di nota su cui raccogliere riflessioni e suggerimenti.
Circa i contenziosi in essere, relativamente ai dirigenti immessi in ruolo il 1° settembre 2019 che si avvalgono dei benefici previsti dalla legge 104/1992, sono state fornite informazioni sulla reale entità del fenomeno: si tratta di circa 50 procedimenti avviati con pronunciamenti cautelari dagli esiti alternativamente favorevoli ai ricorrenti e all’Amministrazione.
L’ANP ha sottolineato, in premessa, che la trasparenza delle varie fasi e delle procedure è presupposto essenziale per non generare contenzioso. A tal fine, abbiamo chiesto al Ministero di effettuare una accurata ricognizione sull’applicazione dei criteri relativi alla mobilità interregionale messa in atto dai vari Uffici scolastici regionali. Abbiamo rilevato, infatti, trattamenti difformi di situazioni sostanzialmente identiche: è, infatti, noto che le medesime situazioni sono state giudicate da alcuni USR meritevoli di concessione di nulla osta, da altri no. Per superare questa inaccettabile situazione, abbiamo chiesto al Ministero di rivalutare le domande rigettate.
L’ANP ha anche chiesto di rendere tempestivamente note tutte le sedi nominali utili per le immissioni e di comunicare in sede di informazione sindacale i dati precisi relativi alle rinunce degli immessi del 1° settembre 2019, ricordando che si riferiscono comunque a vincitori di concorso che potrebbero essere valorizzati e “rimessi in gioco” da un opportuno intervento normativo nel momento in cui la graduatoria nazionale sarà esaurita. Abbiamo anche chiesto che si possano “appaiare” le sedi sottodimensionate, altrimenti destinate a reggenza, per costituire sedi idonee ad essere assegnate ai dirigenti di prossima nomina.
L’ANP continuerà a tenere al corrente tutti i soci e gli interessati delle ulteriori fasi (criteri di attribuzione degli incarichi; attribuzione del numero di sedi autorizzate ad ogni Ufficio scolastico regionale; attribuzione del ruolo regionale ad ogni vincitore; successivo conferimento dell’incarico) e a stare accanto a tutti i futuri colleghi con impegno e serietà.