L’ANP ha partecipato oggi, in videoconferenza, all’incontro presso il Ministero dell’Istruzione per l’informazione sul FUN 2018/19 e sul riparto dei 13,1 milioni di euro previsti dal D.L. 34/2020 (art. 230-bis c. 3). Si tratta di provvedere ai casi di incapienza dei fondi regionali per gli anni 2017/2018 e 2018/2019 e di evitare le restituzioni di quote di retribuzione percepite dai colleghi dal 2017/2018 per l’ultrattività dei contratti integrativi regionali 2016/2017.
In merito alle risorse dell’articolo 230-bis l’amministrazione ha presentato lo schema di decreto interministeriale MI-MEF per la ripartizione del fondo, che non concorrerà alla costituzione del FUN 2018/2019, ma che è da intendere quale risorsa aggiuntiva una tantum da attribuire alla dirigenza scolastica per compensare l’incapienza dei fondi regionali relativi agli anni 2017/2018 e 2018/2019. Nella bozza di riparto le risorse sono state attribuite alle regioni risultate incapienti sulla base del monitoraggio svolto presso gli Uffici scolastici regionali. Sugli esiti di tali monitoraggi abbiamo espresso qualche perplessità, soprattutto perché nella tabella dello schema di decreto, contenente le regioni considerate incapienti, non compaiono regioni nelle quali si profilano casi di restituzione in base alle ipotesi di CIR 2017/2018 già sottoscritte.
L’ANP ha riconosciuto l’impegno dell’amministrazione per la soluzione del problema ed ha concordato sulla necessità di accelerare i tempi di emanazione del decreto di riparto. Abbiamo, tuttavia, sottolineato la necessità che tale decreto sia preceduto da un ulteriore confronto tra Ministero centrale e gli USR per accertare le effettive necessità di incapienza dei fondi regionali ed utilizzare efficacemente le risorse messe a disposizione.
L’ Amministrazione si è impegnata a coinvolgere gli uffici scolastici in un ulteriore controllo delle effettive esigenze di risorse.
L’ANP ha ribadito anche l’urgenza di risolvere in tempi brevissimi la questione relativa alla mancata erogazione da parte di alcune RTS della quota di retribuzione di posizione parte variabile ai colleghi assunti a decorrere dal 1/9/2017. Abbiamo assicurato ancora una volta l’impegno a fornire le indicazioni puntuali in merito alle realtà regionali e, talora, provinciali interessate da questa situazione e abbiamo chiesto con forza che l’amministrazione si attivi perché arrivino indicazioni precise alle ragionerie territoriali: questa situazione riguarda tanti colleghi entrati in ruolo a partire dal 2017 e va risolta nei tempi più brevi.
Terremo informati i colleghi degli ulteriori sviluppi.