Nei giorni scorsi diversi Uffici scolastici regionali – ad esempio quelli della Toscana e del Molise – hanno comunicato ai loro dirigenti scolastici che il MEF, attraverso NOIPA, ha verificato che gli importi mensili relativi agli stipendi per ciascuna categoria di personale aggiuntivo, sono stati determinati senza tener conto di altri costi, che vanno a incidere in maniera forte e determinante sulle risorse assegnate. Alla luce di ciò i DG hanno vietato ai dirigenti scolastici di procedere a ulteriori conferimenti di incarichi sul cosiddetto “organico COVID”, anche nel caso in cui essi non avessero superato il limite di contingente di personale assegnato alla singola I.S., e a non sostituire i lavoratori di tale organico già contrattualizzati assenti a vario titolo.
L’ANP invita i soci ad attenersi a queste disposizioni in attesa di ulteriori comunicazioni da parte del Ministero dell’istruzione, facendo altresì presente che non si prospetta alcun profilo di responsabilità amministrativo-contabile a loro carico in merito alle situazioni contrattuali di “organico COVID” già poste in essere.
La vicenda certo non contribuisce a garantire la piena attuazione delle misure di contenimento del contagio poiché spunta una delle armi di cui i dirigenti avrebbero potuto avvalersi per garantire sicurezza a studenti, dipendenti e famiglie.
A fronte del D.I. n. 95 del 10 agosto 2020 che registra l’autorizzazione della spesa di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, e del relativo visto di conformità e di copertura apposto dalla Ragioneria Generale dello Stato, prendiamo atto di un grave infortunio contabile occorso proprio a chi dovrebbe garantire certezza e regolarità finanziaria all’azione dello Stato.
Sarà difficile spiegare agli studenti e alle loro famiglie, nonché ai potenziali lavoratori della scuola, che al MEF in certi giorni la calcolatrice non funziona.