Oggi l’ANP ha partecipato, nel corso della mattina, alla quarta riunione del Tavolo nazionale permanente previsto dal Protocollo di intesa per garantire la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione del COVID-19 e, nel pomeriggio, alla quinta riunione del Tavolo nazionale permanente previsto dal Protocollo d’intesa per garantire l’avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di COVID 19 dello scorso 6 agosto.
Il primo incontro, riguardante i DPI e le misure anti COVID, si è svolto alla presenza di una rappresentanza del Ministero dell’istruzione nella persona del Direttore Generale Jacopo Greco, del Ministero della salute, del CTS, dell’ANCI, di diverse associazioni delle famiglie, delle cooperative di gestione del sistema parificato e delle OO.SS. del Comparto e dell’Area istruzione e ricerca.
La seconda riunione, invece, ha affrontato il tema della povertà educativa alla presenza di una rappresentanza del Ministero dell’istruzione, del Ministero della Salute, delle Associazioni dei genitori, delle OO.SS. del Comparto e dell’Area istruzione e ricerca nonché del Presidente dell’Associazione “Maestri di strada”, del Commissario Prefettizio di Vittoria (Ragusa) e del Presidente del Tribunale dei Minori di Catania.
Nel corso della prima riunione, l’ANP ha rimarcato l’importanza di dotare il personale in servizio presso le scuole dell’infanzia di dispositivi di protezione individuale che siano non solo conformi alla norma ma anche pratici da indossare. In particolare, riguardo alle mascherine trasparenti utilizzate dai docenti per favorire la comunicazione con gli alunni audiolesi, riteniamo importante prevedere la possibilità di reperire nuovi dispositivi più confortevoli rispetto ai modelli che le scuole stanno acquistando e usando in autonomia. Tali dispositivi, infatti, provocano difficoltà di respirazione per i docenti che le indossano.
Circa le operazioni di tracciamento dei casi, l’ANP ha auspicato che, dato il difficoltoso innescarsi degli automatismi sulle procedure di rilevazione dei focolai da Sars-Covid-19 previste dal Rapporto I.S.S. n. 58/2020, venga potenziata la pratica dello screening rapido con il sistema dei drive in, già operante a macchia di leopardo sul territorio italiano. Proprio il servizio scolastico del segmento 0-6, infatti, date l’età anagrafica e le caratteristiche degli alunni facilmente esposti a malattie di natura influenzale, richiede un monitoraggio particolarmente accurato e frequente.
L’ANP ha sottolineato, ancora una volta, la difficoltà di preservare le cosiddette “bolle”, considerate le criticità ancora non risolte delle GPS e del contact tracing.
Infine, abbiamo segnalato all’Amministrazione le problematicità connesse ai monitoraggi sottoposti ai dirigenti scolastici; in particolare, l’ultima rilevazione richiede dati e informazioni che non sono nella disponibilità dei colleghi. Le scuole sono state e continuano ad essere collaborative con il Ministero, ma è anche vero che risulta di difficile comprensione un’attività di monitoraggio della quale molto spesso non si colgono coerenza, cornice di senso e utilità. L’assenza di questi elementi rischia di inficiare seriamente l’attendibilità stessa degli esiti derivanti da tale strumento di rilevazione.
Il Professor Villani, presidente della Società italiana di pediatria e membro del CTS, ha ricordato che presso il Ministero della salute sono state istituite delle commissioni per verificare e certificare l’efficacia dei DPI, comprese le mascherine trasparenti. Ha voluto inoltre rassicurare sul fatto che i bambini della fascia 0-6, pur essendo veicoli di infezione, sono contagiati dal virus in percentuale molto limitata e che non si ha alcuna evidenza significativa di contagi tra bambini e operatori avvenuti all’interno delle scuole. In questo senso, anche la più semplice protezione delle vie aeree si dimostra idonea a prevenire la trasmissione del COVID.
L’INAIL ha confermato l’esiguo numero di contagi nella fascia 3-6. A proposito dei DPI, ha sottolineato come occorra sempre tener presente il principio della proporzionalità, avendo come riferimenti la valutazione dei rischi e i suggerimenti del CTS. Ha confermato che le mascherine chirurgiche sono dispositivi di protezione validi ed efficaci per prevenire il contagio. Ha precisato che, per ogni dispositivo, occorre una certificazione che confermi la sua corrispondenza a determinati standard tecnici di riferimento. Nel caso delle mascherine trasparenti che, effettivamente, provocano problemi di appannamento e senso di soffocamento, tali standard non sono ancora disponibili. È quindi necessaria un’ulteriore azione di approfondimento perché l’ISS possa procedere alla loro validazione e certificazione. Infine, si segnala che sul portale INAIL è presente il servizio “INAIL risponde” a cui i dirigenti scolastici possono rivolgersi per chiedere pareri sulle misure anti COVID, compresa la sanificazione degli ambienti scolastici, e per verificare la conformità alla norma dei prodotti utilizzati dalle ditte specializzate.
Nella fase finale dell’incontro è intervenuta la rappresentante del Ministero della salute che ha ricordato le procedure di tracciamento e i soggetti in esse coinvolti, come da Rapporto ISS 58/2020, nonché i vademecum e le circolari predisposti per accompagnare le scuole in tali attività. Ha segnalato che in alcuni Istituti non è stato ancora nominato il referente COVID e che il Ministero ha rilevato delle criticità sul contact tracing solo in alcune regioni.
L’ANP è intervenuta rimarcando come il sistema di tracciamento sia inefficace su buona parte del territorio nazionale, nonostante l’elevato impegno del personale scolastico. Dirigenti e referenti COVID, infatti, hanno garantito collaborazione continua ai DdP, applicando le misure e i provvedimenti previsti dal Rapporto. Come da noi segnalato in più occasioni, il sistema di tracciamento e i suoi automatismi sono venuti meno fin dalle prime settimane di riapertura delle scuole. I dirigenti si sono trovati, loro malgrado, a dover gestire i casi sospetti o confermati di positività di alunni e personale in completa solitudine, dal momento che il supporto delle ASL è spesso venuto a mancare.
Nel corso del secondo incontro, il Presidente del Tribunale dei Minori di Catania, il Prefetto di Vittoria e il Presidente dell’Associazione “Maestri di vita” hanno sottolineato l’importanza di monitorare la dispersione scolastica, quale primo indice di povertà educativa, e di costruire reti sul territorio. Il primo, in particolare, ha illustrato il contenuto del protocollo concluso con il Prefetto e il Dirigente dell’Ambito Territoriale di Catania in vista della costituzione di un osservatorio della condizione minorile nella provincia. L’osservatorio servirà a raccogliere le segnalazioni dei dirigenti scolastici e ad attivare, di conseguenza, il necessario supporto. Si è inoltre auspicato l’incremento del tempo pieno e l’assegnazione alla scuola del ruolo di vero e proprio centro di aggregazione.
I rappresentanti delle Associazioni dei genitori hanno richiesto di poter essere presenti anche ai Tavoli regionali: in questo momento, la loro partecipazione – formalmente non prevista dal Protocollo dello scorso 6 agosto – è consentita in alcuni territori e non in altri, nonostante le famiglie siano fortemente coinvolte dalle disposizioni emergenziali che interessano la scuola, imponendo loro anche una diversa organizzazione della routine e degli impegni lavorativi.
L’ANP ha fatto presente che il rientro in presenza di tutti gli studenti, elemento essenziale nel contrasto alla dispersione scolastica, richiede almeno tre elementi: la possibilità di disporre di un organico completo; l’aggiornamento del Protocollo dello scorso 6 agosto e del Rapporto I.S.S. n. 58 dello scorso 21 agosto, al fine di garantire interventi e monitoraggi più tempestivi da parte delle ASL; una rete di trasporti efficiente. Per quanto riguarda il rafforzamento dei raccordi con il territorio – indicati come ulteriore elemento nodale per il contrasto alla dispersione – si è chiesta l’emanazione del decreto ministeriale previsto dall’art. 8 della Legge n. 92/2019, già illustrato in bozza alle OO.SS. ma ancora non formalmente adottato.
Il Ministero della Salute ha ribadito che sono allo studio misure per l’estensione dei tamponi rapidi e il rafforzamento dei presidi sanitari a supporto delle scuole. Ha inoltre comunicato che l’ISS ha concluso l’aggiornamento del Rapporto n. 58, attualmente all’esame del CTS.
La Dr.ssa Boda ha infine annunciato che i prossimi tre incontri saranno dedicati all’analisi dell’andamento dei Tavoli regionali, congiuntamente ai Direttori generali degli Uffici scolastici regionali.
Si prende conclusivamente atto delle iniziative avviate, anche su sollecitazione dell’ANP, ma si richiede che vengano tempestivamente portate a compimento in vista di una ripartenza effettiva a gennaio: il peso maggiore dell’emergenza e della difficoltà di riorganizzare i servizi (sanitari e logistici) sul territorio non può continuare a gravare sulle giovani generazioni.