Nelle giornate del 17 e del 18 dicembre l’ANP ha partecipato ai due Tavoli nazionali permanenti 0-6 e 6-18 in seduta unificata dedicati alle audizioni dei Direttori degli Uffici Scolastici Regionali. Sono stati affrontati in particolare due aspetti: l’interlocuzione con le prefetture per la riorganizzazione della rete dei trasporti in vista della riapertura di gennaio e l’andamento dei tavoli regionali. Lo scopo è stato quello di evidenziare criticità e punti di forza in funzione della revisione e dell’aggiornamento dei protocolli di sicurezza.
Hanno preso la parola anche i rappresentanti dell’ANCI e, per il CTS, la dottoressa Pedoto.
Dall’interlocuzione con le Regioni sono emerse alcune criticità comuni che ANP ha più volte evidenziato in precedenti note e comunicati:
- le difficoltà relative al tracciamento, soprattutto nelle ultime settimane di attività didattica, a seguito di una generalizzata inefficienza del Servizio sanitario nazionale, causato anche dall’aumento esponenziale dei contagi;
- la necessità di riorganizzare la rete dei trasporti onde consentire scaglionamenti in entrata e in uscita degli studenti, in modo non uniforme e generalizzato, ma in accordo con le scuole e i territori, anche al fine di non impattare in modo critico sull’organizzazione scolastica – per esempio l’orario di lavoro dei docenti – e le diverse esigenze delle famiglie;
- il difficile reperimento di dispositivi di protezione aggiuntivi per il personale in servizio sullo spezzone 0-6 (mascherine FFP2, visiere, occhiali), tenuto conto anche delle maggiori criticità legate al fatto che per i più piccoli non corre l’obbligo di indossarli;
- la complessa questione delle “bolle” della scuola dell’infanzia, per loro stessa natura difficilmente gestibili con un approccio prescrittivo. In tal senso la necessità di evitare sovrapposizioni e alternanze tra gruppi di alunni non dovrebbe tradursi nell’imposizione di modelli fissi e rigidi, data anche la difficoltà di reperire risorse qualificate;
- le incertezze relative all’ iter di riammissione a scuola di studenti e personale contagiati da Covid-19 non negativizzati dopo 21 giorni: permane infatti un conflitto tra quanto previsto anche dall’ultimo DPCM e la circolare n. 32850 del 12 ottobre 2020 del Ministero della salute;
- il numero importante di richieste da parte delle famiglie di attivare l’istruzione parentale e, contemporaneamente, una sempre più rilevante povertà educativa;
- l’incertezza sulla questione, affrontata peraltro solo in una FAQ del Ministero dell’istruzione, relativa agli studenti conviventi di persone fragili ai quali garantire forme di didattica integrata.
Tra i punti di forza emersi nel corso degli incontri meritano di essere segnalate alcune interessanti proposte quali, ad esempio, il progetto “Mobility manager” di Savona che ha coinvolto i ragazzi del secondo ciclo all’interno dei PCTO nella riorganizzazione dei trasporti, l’ampliamento dei soggetti invitati ai tavoli regionali nell’ottica di una maggiore partecipazione e della condivisione delle regole dei protocolli e la firma in alcune regioni di protocolli di intesa che consentiranno una nuova fase di screening per il personale scolastico, sempre su base volontaria e in coincidenza con il riavvio delle attività in presenza.
Circa l’approvvigionamento dei dispositivi di protezione per lo spezzone 0-6, la dottoressa Boda ha comunicato che a breve il Ministero invierà a tutti gli Uffici scolastici regionali il modello con cui le scuole dell’infanzia, i nidi e le strutture parificate potranno fare richiesta di mascherine, gel e prodotti per la sanificazione. La dottoressa Pedoto a tal proposito ha aggiunto che il CTS si è recentemente espresso in merito alla conformità della mascherina chirurgica anche per gli operatori del settore 0-6.
La dottoressa Boda, infine, ha annunciato la riconvocazione dei Direttori regionali e delle sigle sindacali, all’esito delle consultazioni a tavoli separati, per condividere gli elementi salienti che saranno oggetto della revisione e dell’aggiornamento dei Protocolli.
Alla luce di quanto emerso nel corso delle audizioni, l’ANP ribadisce le sue proposte per l’aggiornamento e la revisione dei protocolli, in attesa dell’imminente nuova versione del Rapporto I.S.S. n. 58/2020:
1) integrazione di altri soggetti ai tavoli regionali e provinciali onde consentire un approccio coerente e sinergico rispetto alle varie criticità riscontrate a livello locale su trasporti e sanità;
2) stimolo alla conclusione di accordi tra amministrazioni per la collaborazione in attività di interesse comune ai sensi dell’art. 15 della L. 241/1990 come strumento di risoluzione delle problematiche organizzative;
3) diffusione a livello di sistema delle best practices realizzate in questi mesi quali interventi di supporto pedagogico rivolti agli operatori del settore 0-6, progetti di PCTO mirati alla partecipazione degli studenti alla soluzione di problematiche connesse all’emergenza epidemiologica e costituzione di apposite task force territoriali per coordinare e dare risposte omogenee alle scuole.
In merito alle imminenti proposte di riorganizzazione della rete dei trasporti, in vista della riapertura di gennaio, l’ANP auspica l’individuazione di soluzioni flessibili e concertate di volta in volta con gli enti locali e le Istituzioni scolastiche autonome, per evitare soluzioni centralizzate non modulate sulle reali esigenze del contesto territoriale.