Oggi l’ANP ha partecipato, con le altre organizzazioni sindacali, ad un incontro in videoconferenza promosso dal Ministro dell’istruzione e dedicato alle principali tematiche riguardanti la scuola.
Il Presidente dell’ANP, Antonello Giannelli, nel suo intervento, ha espresso apprezzamento per lo spirito costruttivo e per il metodo di lavoro proposto dal Ministro e ha fornito un contributo, in vista di un sostanziale mutamento dello status quo, sulle questioni di politica scolastica e sindacale che necessitano di interventi mirati.
Riguardo le prime, ha evidenziato le seguenti tematiche:
- ora più che mai, per superare l’emergenza, si impone la necessità di investire strutturalmente e adeguatamente sulla scuola come le altre nazioni europee, mettendo a sistema ciò che di valido è stato fatto in questi mesi e nella consapevolezza che il PIL è strettamente connesso al livello di apprendimenti medio dei cittadini di un paese
- occorre creare l’anagrafe dei solai mediante una banca dati gestibile – con bassi costi – dal Ministero in veste di cabina di regia nei confronti degli enti locali
- urge ridare dignità alla scuola per offrire a tutti le stesse opportunità di partenza: è fondamentale che la scuola pubblica si configuri quale ascensore sociale e che la professione docente torni a essere ambita, sia dal punto di vista retributivo che come meccanismo di carriera
- i già esistenti enormi divari di apprendimento, accentuati dal Covid-19, vanno superati agendo nell’ottica del Titolo V della Costituzione con la definizione dei LEP – come purtroppo non è stato fatto finora – evitando, così, lesioni all’unitarietà della funzione nazionale dell’istruzione
- scarso rilievo riveste la quantità di giorni di attività scolastica in più a fine giugno ai fini dell’efficacia educativa, mentre risulta evidente la necessità di rilevare scientificamente e oggettivamente i livelli di apprendimento (anche a inizio settembre, da parte dell’INVALSI) per poi intervenire con piani di recupero mirati, definiti dalle scuole ma con risorse aggiuntive
- le esigenze di funzionamento del sistema richiedono un’organizzazione dei dati sistematica e fondata su basi del tutto nuove che consentano di renderli disponibili in formato open per tutte le scuole affinché queste possano prendere le loro decisioni in modo più efficace
- constatata l’incapacità del sistema attuale di fornire risposte adeguate agli studenti, si impone la necessità di rivedere la prassi didattica, eccessivamente – e ormai anacronisticamente – basata sulla lezione frontale nonché fonte di disinteresse e dispersione da parte degli alunni, attuando un piano di aggiornamento capillare e massivo per i docenti
- sul contrasto al precariato non si intravedono possibilità diverse da quella dell’attribuzione alle singole scuole del potere assunzionale, senza negare il ruolo determinante del concorso
- si deve potenziare l’efficacia delle scuole introducendo il middle management per superare gli squilibri del sistema organizzativo che tendono a concentrare sul dirigente scolastico un eccessivo numero di incombenze gestionali, in contrasto con quanto avviene in tutto il mondo del lavoro pubblico e privato.
In termini di politica sindacale, il Presidente ha focalizzato il suo intervento sui seguenti temi:
- occorre eliminare le interferenze tra competenze dirigenziali e competenze collegiali, la cui disciplina risale a quasi 50 anni fa, intervenendo sul Testo Unico
- è opportuno sistematizzare i parametri numerici (consistenza alunni 500/300) per rendere stabili le istituzioni scolastiche
- è ormai improcrastinabile l’apertura della stagione contrattuale anche per superare l’inaccettabile iniquità tra le retribuzioni dei dirigenti della scuola e degli altri dirigenti dell’area
- va pianificata una operazione che risolva la situazione dei dirigenti vincitori dell’ultimo concorso immessi in regioni diverse da quelle di residenza, anche in considerazione dei numerosi contenziosi in atto
- è urgente programmare il nuovo concorso per dirigenti scolastici, DSGA, ATA ed espletare quelli per i docenti in atto
- è necessario espletare il concorso per dirigenti tecnici ai fini della valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici
- bisogna intervenire normativamente sulla responsabilità penale datoriale per renderla sostenibile ai colleghi in via permanente.