Anche il Tribunale di Busto Arsizio, in data 19 marzo 2021, dopo quello di Modena, ha riconosciuto le ragioni del ricorso pilota promosso dall’ANP in favore di una nostra iscritta, immessa in ruolo dopo l’anno scolastico 2016/2017, in merito alla mancata corresponsione della retribuzione di posizione quota parte variabile.
Il Giudice ha ingiunto al Ministero dell’istruzione di pagare alla collega tutte le competenze relative alla voce retributiva in questione spettanti e mai corrisposte dall’Amministrazione.
Si tratta della seconda pronuncia, in pochi giorni, che riconosce l’efficacia dell’iniziativa messa in atto dall’ANP.
Il Tribunale ha condannato l’Amministrazione soccombente a pagare anche le spese per la procedura di ingiunzione, sollevando evidenti profili di responsabilità erariale.
Ricordiamo che l’ANP, nel dicembre 2020, ha avviato una serie di ricorsi-pilota perché sia attribuita a TUTTI i dirigenti scolastici la retribuzione di posizione quota parte variabile. Tale voce retributiva, infatti, non viene ancora corrisposta in alcune regioni ai colleghi entrati in servizio a partire dal 1° settembre 2017 e questo determina un’iniquità assolutamente inaccettabile.
Il risultato odierno conferma che la serietà e la coerenza dell’ANP rappresentano, sempre di più, la migliore tutela per i soci.