L’ANP ha partecipato oggi ad un incontro a distanza con il Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi dedicato ai principali temi riguardanti i dirigenti scolastici.
Abbiamo in premessa dichiarato di condividere il significato politico e il valore sociale del Piano estate 2021, specie con riferimento ai soggetti meno tutelati e, quindi, più colpiti dai nefasti effetti della pandemia.
Non possiamo ignorare, d’altro canto, che l’organizzazione del piano è affidata al personale scolastico, estremamente provato da un anno scolastico terribilmente faticoso. Qualsiasi esercito ha bisogno di riposarsi tra una battaglia e l’altra e questo principio è valido anche per la scuola.
L’ANP sa bene che i colleghi assicureranno, come hanno sempre fatto, il loro impegno per il Paese con lo straordinario senso di responsabilità che li contraddistingue ma chiede che questo sforzo sia adeguatamente compreso e valorizzato dall’Amministrazione.
Non possiamo fare a meno di evidenziare, infatti, che l’attuazione del Piano Estate richiede ai dirigenti un surplus di lavoro mentre essi nutrono numerose ragioni di grave insoddisfazione.
Le segreterie sono spesso insufficienti sia per quanto riguarda il numero di assistenti amministrativi e di direttori dei SGA sia per quanto riguarda le competenze tecnico-professionali degli stessi: si pensi solo agli adempimenti connessi a PassWeb, molto spesso difficoltosi per mancanza di adeguata formazione. Abbiamo anche fatto presente che, se il cosiddetto middle management fosse già stato istituito, le scuole sarebbero molto più in grado di fare fronte al loro carico di lavoro.
I dirigenti continuano a subire una condizione retributiva a dir poco paradossale ed iniqua:
- nel momento in cui si chiede loro di garantire un impegno particolarmente gravoso e delicato per garantire l’equità verso le famiglie, l’UCB tarda ancora a certificare il FUN 2017/2018 che, con la successiva sottoscrizione dei CIR 2017/2018, non incrementerà – è bene ricordarlo – la retribuzione in corrispondenza ai maggiori carichi di lavoro ma solo la conservazione del livello retributivo del 2016/2017;
- l’ingiustificabile ritardo dell’UCB in riferimento alla certificazione del fondo 2017/2018, oltre a determinare anche la mancata certificazione del FUN 2018/2019, sta alimentando l’ultrattività dei contratti integrativi regionali e contribuisce alla inaccettabile incertezza retributiva;
- sussiste ancora una stridente e scandalosa disarmonia tra il livello retributivo della dirigenza delle scuole e quello della restante dirigenza dell’area istruzione e ricerca, per cui si deve provvedere quanto prima a incrementare adeguatamente il FUN;
- molti dirigenti assunti negli ultimi anni non ricevono l’intero corrispettivo spettante, con specifico riferimento alla parte variabile della retribuzione di posizione.
L’ANP ha ribadito, inoltre, l’urgenza di intervenire con riferimento alla cosiddetta mobilità per l’anno scolastico 2021/2022:
- rendendo disponibili le sedi previste dall’articolo 1, cc. 978-979 della legge 178/2020, per cui è prevista l’attribuzione di un dirigente scolastico e di un direttore dei SGA, sia per i movimenti che per le immissioni in ruolo che avranno luogo a partire dal 1° settembre 2021;
- promuovendo meccanismi di facilitazione della mobilità interregionale e introducendo la possibilità di mutamento straordinario dell’incarico per i colleghi vincitori dell’ultimo concorso che sono in servizio in regioni diverse da quelle di residenza;
- garantendo che i criteri per la mobilità siano applicati in modo uniforme e trasparente dagli UU.SS.RR.
Abbiamo anche chiesto che l’Amministrazione comprenda appieno la criticità delle condizioni di lavoro dei colleghi e che fornisca, nei tempi più brevi, la prevista informazione sulle “linee di indirizzo e i criteri generali per l’individuazione delle misure concernenti la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, ivi comprese quelle concernenti lo stress lavoro correlato” (art. 5, c. 3, lett. d del CCNL area “istruzione e ricerca” 2016-2018) in quanto la stessa è necessaria per il successivo confronto.
Abbiamo infine colto l’occasione per ribadire che non si possono più differire:
- la radicale revisione del d.lgs. 297/1994, ormai del tutto anacronistico per quanto concerne la governance delle scuole e non solo;
- la revisione della responsabilità penale datoriale in permanenza e non solo durante il perdurare dell’emergenza pandemica.
Il Ministro Bianchi ha ribadito la sua grande attenzione per il mondo dei dirigenti scolastici e ha attribuito particolare rilevanza al problema della retribuzione e del FUN, affermando di volerlo affrontare sollecitando immediatamente il Ministro dell’economia e finanza, Daniele Franco. Ha anche riconosciuto l’importanza di riportare a uniformità i comportamenti degli UU.SS.RR. e si è impegnato a interloquire sia col Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, che con l’ARAN per garantire il giusto riconoscimento ai dirigenti scolastici in occasione del prossimo rinnovo contrattuale. Ha ricordato, infine, che sta per essere avviato un tavolo di interlocuzione dedicato alla dirigenza scolastica.
Come ANP, apprezziamo le parole del Ministro in quanto solo il pieno riconoscimento del ruolo dei dirigenti scolastici può rendere effettiva e piena l’autonomia delle scuole.
Il Paese ci sta chiedendo di continuare a svolgere un ruolo fondamentale per il futuro dei nostri giovani.
L’ANP chiede al Ministro di non lasciarci soli, ora più che mai.
Solo lavorando insieme si risolvono i problemi.
I dirigenti delle scuole, come al solito, sapranno fare la loro parte.