Il Consiglio dei Ministri, il 28 ottobre, ha approvato il disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e il Bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024.
Il documento sarà a breve sottoposto a dibattito parlamentare e l’ANP ritiene necessario che, in tale occasione, sia valutata approfonditamente l’allocazione delle risorse economiche indispensabili non solo alla serena prosecuzione dell’anno scolastico ma anche, e soprattutto, al perseguimento di obiettivi strategici di medio e lungo raggio.
Nella prima prospettiva, chiediamo che siano prorogati fino al termine delle lezioni anche i contratti destinati al personale ATA e non solo quelli riservati al personale docente. Devono infatti essere le scuole, nella loro autonomia e in base alle proprie necessità, a poter continuare a decidere quale personale aggiuntivo assumere.
Nella seconda prospettiva, l’aumentato carico di lavoro e di responsabilità ad esso connesse – la pandemia ne ha significativamente amplificato le dimensioni, investendo persino l’ambito sanitario – esige il pieno riconoscimento, anche in termini retributivi, del ruolo del dirigente scolastico. L’ANP chiede, dunque, che sia congruamente incrementato il FUN per proseguire il processo di armonizzazione economica rispetto ai dirigenti della medesima area contrattuale, oltre che per valorizzare l’enorme impegno profuso dai colleghi durante la pandemia, senza sottrarsi ad alcuna responsabilità.
D’altra parte, tutti i lavoratori della scuola si aspettano il giusto riconoscimento economico per la professionalità messa in campo al fine di garantire la piena funzionalità delle scuole anche nel contesto emergenziale.
Da questo punto di vista, riteniamo del tutto inadeguati gli stanziamenti effettuati in vista dei rinnovi contrattuali e riteniamo che debbano essere incrementati adeguatamente.
Sempre in prospettiva di scelte strategiche, è a nostro avviso arrivato il momento di mettere fine alla criticità delle reggenze che, inevitabilmente, privano le scuole della continuità necessaria a perseguire gli obiettivi formativi loro propri. Intervenire sulla razionalizzazione della rete scolastica diventa prioritario anche nell’ottica della progressiva denatalità: ogni scuola deve avere un proprio dirigente e un proprio DSGA per poter realizzare detti obiettivi, là dove la reggenza – come noto – non induce a compiere scelte nodali per l’utenza e per il territorio. L’attuazione delle previsioni dell’art. 1, c. 978 della Legge 178/2020, limitata al solo anno scolastico 2021/2022 e non almeno ad un intero triennio, come richiesto dall’ANP, ha prodotto d’altronde esiti opposti a quelli perseguiti dal legislatore. È necessario, quindi, un intervento strutturale che risolva la questione in via definitiva.
L’ANP, in conclusione, chiede con forza che il dibattito parlamentare prenda davvero in considerazione il potenziamento della qualità del servizio scolastico: questa è la scommessa su cui il Governo, anche in coerenza con le missioni del PNRR, è chiamato a investire.