L’ANP ha partecipato oggi 23 marzo, in videoconferenza, alla riunione, promossa dal Ministero dell’istruzione, avente per oggetto l’informativa sul “Decreto ministeriale di disciplina delle modalità di valutazione congiunta dei rischi connessi agli edifici scolastici, come previsto dal comma 3.2 dell’art. 18 D. lgs. 81/08” e la riapertura del confronto sulle fasce di complessità delle istituzioni scolastiche.
In merito al primo punto, l’Amministrazione, rappresentata dal Direttore Generale F. Serra, ha sottoposto alle OO.SS. la bozza di decreto sulla redazione del DVR congiunto tra scuole ed enti locali ai sensi del detto comma 3.2. A parere dell’Amministrazione, tale atto permetterebbe di circoscrivere le responsabilità del dirigente scolastico in chiave di sua tutela.
Il decreto presentato intende disegnare una procedura ordinaria che, attuata dal dirigente scolastico entro il mese di settembre, permetterebbe di pervenire alla stesura, congiuntamente all’ente locale, del DVR. In subordine, per difficoltà di coordinamento tra la scuola e l’ente locale, il comma 5 dell’articolo 3 della bozza di decreto prevederebbe una procedura di “salvaguardia” in base alla quale il dirigente scolastico provvederebbe autonomamente alla stesura del DVR, salvo “presa d’atto” o interventi di modifica da parte dell’ente proprietario.
L’ANP ha espresso il suo dissenso rispetto all’interpretazione della ratio della norma fornita dall’Amministrazione quale modalità con cui il dirigente sarebbe esonerato da eventuali responsabilità connesse alla sicurezza.
In realtà è già il comma 3 dell’articolo 18 che dispone espressamente sul riparto delle responsabilità e sulle circostanze che rendono adempiuti gli obblighi del datore di lavoro. Le recenti novità, a nostro parere, rappresentano un ampliamento effettivo delle tutele per tutti i lavoratori e l’utenza delle scuole. Il legislatore, infatti, ha inteso affiancare alle risorse tecniche a disposizione del dirigente scolastico – necessarie all’individuazione di specifici rischi – risorse tecnico-professionali ulteriori e qualificate in capo all’ente proprietario per la valutazione di quelli che ricadono nella sfera di competenza di quest’ultimo.
Per l’ANP, dunque, quanto definito al comma 5, a disciplina della procedura sostitutiva rispetto a quella ordinaria, non è accettabile poiché non risponderebbe a quella redazione condivisa del DVR di cui parla il legislatore, limitando il ruolo dell’ente locale all’espressione di una mera presa d’atto o di una semplice operazione di lima.
Per l’ANP, pertanto, se il decreto rimanesse tale, si perderebbe l’importante occasione offerta dalla norma per ampliare le tutele sulla sicurezza di tutti i componenti della scuola.
L’Amministrazione ha preso atto delle osservazioni dell’ANP, riservandosi di fare le proprie valutazioni sul punto.
Riguardo il secondo punto all’ordine del giorno ovvero il confronto sui criteri nazionali per la determinazione delle fasce di complessità delle istituzioni scolastiche, l’Amministrazione, rappresentata dal Capo Dipartimento J. Greco, ha espresso la volontà di venire incontro alle richieste delle OO.SS. Ha fatto presente che oggi esiste una situazione molto variegata tra le voci retributive variabili percepite dai dirigenti scolastici nelle regioni. A normativa vigente, va trovata una soluzione di equilibrio. A tal fine, sarà messa a disposizione delle OO.SS. una ulteriore simulazione, con gli scostamenti regione per regione.
Il Capo Dipartimento ha poi comunicato che l’UCB ha certificato finalmente il decreto del Ministero dell’istruzione di costituzione del FUN del 2019/2020 per cui si potrà a breve dare avvio alle contrattazioni in sede regionale. Il Ministero, inoltre, ha inviato all’UCB il decreto di costituzione del FUN 2020/2021 e sta per operare in tal senso anche su quello relativo al FUN 2021/2022.
L’ANP in premessa ha rappresentato la problematica che interessa il prossimo triennio: il comma 341 della legge di bilancio 2022 proroga l’entrata in vigore delle fasce nazionali al 2022/2023 ma non la scadenza del comma 3 dell’art. 42 del CCNL per cui, a partire dal 2019/2020, le risorse necessarie per il fabbisogno delle reggenze sono poste a valere su quelle relative alla posizione.
Abbiamo apprezzato che, come da noi richiesto, si occupino della questione le due direzioni, DGRUF e DGPER. Abbiamo anche sottolineato che, per non vanificare l’opportunità della legge di Bilancio 2022, dovremmo avere, entro la fine del corrente anno scolastico, la certificazione di altri due FUN (2020/2021 e 2021/2022) e la conclusione di tre contrattazioni regionali (2019/2020, 2020/2021, 2021/2022). Il fine è quello di neutralizzare gli effetti dell’ultrattività.
L’ANP ha invitato, dunque, l’Amministrazione a procedere in tempi brevi con tutte le simulazioni necessarie a verificare la tenuta della retribuzione dei dirigenti scolastici rispetto all’adozione dei criteri nazionali per la determinazione delle fasce di complessità delle istituzioni scolastiche.
Infine, pur non essendo argomento oggetto della riunione, l’ANP è intervenuta sulla spinosa questione della mobilità interregionale dei dirigenti scolastici. Abbiamo chiesto, in particolare, di rendere noto in tempi brevi l’esito della trasmissione dell’Atto di indirizzo del Ministero all’ARAN per la modifica della quota massima del 30% delle sedi disponibili nonché di fare pressione perché, o per via contrattuale o per via legislativa, sia data soluzione al problema. Anche su questo punto, abbiamo ribadito, i colleghi non possono più attendere.
Come sempre, terremo informati i soci sugli sviluppi delle questioni affrontate.