L’elevato numero di soci che ha partecipato alla survey dimostra ancora una volta l’interesse sia dei dirigenti che dei docenti nei confronti della tematica.
Gli esiti confermano l’esistenza, nei fatti, di una line indispensabile per la gestione di quella complessità che è la cifra dell’odierna organizzazione scolastica. I dirigenti si avvalgono in modo sistematico del contributo di collaboratori e coadiutori: questo necessario supporto si è rivelato nodale nel periodo emergenziale in cui il loro lavoro – notevolmente incrementato per l’85,3% dei partecipanti – è stato assorbito in gran prevalenza dall’attuazione dei protocolli di sicurezza, dalla gestione dei tracciamenti e dal controllo dell’adempimento degli obblighi vaccinali da parte del personale.
Dalla lettura comparata dei dati del monitoraggio deriva che al middle-management hanno fatto capo anche funzioni o compiti non solo afferenti alla pandemia, ma anche quelli riguardanti altre aree (rapporti con l’esterno, redazione di progetti, curricolo, gestione dei conflitti, ricevimento dell’utenza ecc.) non espressamente ricompresi nelle deleghe e negli incarichi.
A sottolineare la necessità della condivisione su questioni organizzative e gestionali è la frequenza con cui i dirigenti hanno interloquito con il loro staff sia formalmente che informalmente, attuando quella leadership condivisa e partecipata funzionale all’ottimale tenuta del sistema scuola.
Non sorprende, amaramente, l’esiguità del compenso accessorio mediamente attribuito a queste figure di sistema (ammonta a meno di mille euro) che spiega però l’urgenza della strutturazione di una carriera dei docenti tramite ruoli intermedi forti delle competenze organizzative, gestionali e relazionali proprie del rispettivo profilo professionale e degli standard ad esse correlati.
Si riportano di seguito i dati rappresentati graficamente. Su di essi esprimerà le sue riflessioni il Consiglio Nazionale dell’ANP.