L’ANP, rappresentata dal Presidente nazionale Antonello Giannelli, ha partecipato oggi, 12 gennaio 2023, a un incontro convocato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali sul tema del miglioramento delle misure intese alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori.

Il Ministro Calderone, in apertura, ha garantito l’impegno del Governo per assicurare la copertura antinfortunistica agli studenti impegnati in percorsi di tirocinio, di stage e per le competenze trasversali e l’orientamento e ha annunciato che il prossimo 26 gennaio sarà convocato un incontro con le parti sociali specificamente dedicato al tema. Ha inoltre prefigurato la previsione di percorsi formativi sulla sicurezza obbligatori nell’ambito degli ordinamenti scolastici e degli studi universitari.

È intervenuto successivamente il Ministro della salute Schillaci comunicando che sarà a breve ricostituito il Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro previsto dall’art. 5 del D. Lgs. 81/2008 e sottolineando il valore della collaborazione tra gli enti competenti in materia di sicurezza e salute sul lavoro e i datori di lavoro.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara è intervenuto confermando l’attenzione del Governo sul tema della sicurezza nell’ambito dei PCTO e della indennizzabilità degli infortuni in quell’ambito; ha sottolineato l’importanza della formazione in materia di sicurezza e salute sul lavoro degli studenti, prefigurando l’introduzione di appositi moduli a ciò dedicati nonché la necessità di garantire l’accessibilità dei disabili ai PCTO. Ha inoltre sostenuto che le istituzioni scolastiche devono essere in grado di valutare le condizioni di sicurezza delle aziende che ospitano gli studenti nell’ambito di tali percorsi grazie a un maggior coordinamento tra tutor scolastico e tutor aziendale e alla istituzione di tavoli presso gli Uffici Scolastici Regionali con le associazioni di categoria. Ha poi fatto riferimento a modelli virtuosi di predisposizione di elenchi di aziende che presentino adeguate garanzie di sicurezza che, a suo parere, le scuole dovrebbero verificare. Ha infine affermato la necessità di riattivare i comitati per l’alternanza scuola-lavoro a cui ritiene opportuno far partecipare i rappresentanti di studenti e docenti.

Il Ministro per la pubblica amministrazione Zangrillo ha sottolineato l’importanza della formazione dei lavoratori in materia e la necessità di ripensare il tema della salute e della sicurezza dei lavoratori alla luce della progressiva espansione dello smart working.

L’INAIL ha evidenziato la necessità di potenziare il suo ruolo proprio nell’ottica di vigilare sulle condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori nelle aziende che ospitano gli studenti nell’ambito dei PCTO.

Il Viceministro della giustizia Sisto ha infine appuntato la sua attenzione sul fatto che l’attuazione di una politica della prevenzione ha un costo che – per le piccole imprese – può risultare insostenibile. Lo Stato deve dunque fare la sua parte, da un lato, al fine di rendere sostenibili tali costi attraverso, ad esempio, politiche di defiscalizzazione e, dall’altro, mediante la costituzione di apparati di supporto e non di mero controllo e sanzione.

Il Presidente ANP, Antonello Giannelli, nel suo intervento ha formulato le seguenti proposte e osservazioni:

  • il nostro sistema è tarato su meccanismi di controllo e sanzione, mentre sono quasi del tutto assenti servizi di consulenza e supporto che indirizzino i datori di lavoro pubblici e privati verso la corretta implementazione delle misure di prevenzione e protezione. Ciò impedisce, o comunque non favorisce, la cooperazione tra datori di lavoro, ivi incluse le stesse amministrazioni pubbliche, e gli enti competenti in materia di sicurezza. Nel caso specifico delle istituzioni scolastiche potrebbero poi essere previste figure di supporto interne in grado di fornire adeguata assistenza in diversi settori (rapporto con gli Enti locali, consulenza di primo livello sulla stabilità edilizia, ergonomia, stress lavoro correlato ecc.). Il numero dei loro dipendenti e la possibilità di reperire le professionalità necessarie anche in altre scuole – grazie a specifici istituti contrattuali, quali la collaborazione plurima – favoriscono l’implementazione di un simile modello. Nelle scuole, inoltre, la messa in sicurezza delle strutture e degli edifici dipende da una pluralità di soggetti che non sempre dispongono delle risorse umane e finanziarie per farlo o per operare al meglio in collaborazione con le istituzioni scolastiche e gli enti finanziatori, come reso evidente dalle difficoltà incontrate nell’attuazione dell’Investimento 1.1 della Missione 4 – Componente 1 del PNRR diretto alla “costruzione, riqualificazione e messa in sicurezza degli asili e delle scuole dell’infanzia”. Potrebbe dunque essere utile disporre di figure di supporto e coordinamento che possano interloquire con gli enti locali, i ministeri e le istituzioni scolastiche coinvolte disponendo di adeguati poteri di rappresentanza 
  • nel reclutamento dei dirigenti pubblici dovrebbe essere riservato adeguato spazio alla sicurezza sul lavoro, così come gli aspetti a essa relativi dovrebbero essere valorizzati all’interno del periodo di prova. Si è segnalato inoltre che non è ancora intervenuto l’Accordo in Conferenza Stato-Regioni che dovrebbe determinare contenuti e modalità di erogazione della formazione ai datori di lavoro 
  • come per i dirigenti scolastici, anche nella formazione iniziale dei docenti dovrebbe essere data opportuna rilevanza ai temi della sicurezza sul lavoro. Una adeguata preparazione dei docenti faciliterebbe la trasmissione della sensibilità su questo tema agli studenti, chiamati a essere imprenditori e lavoratori nel non lontano futuro. La formazione in servizio sulla sicurezza dei docenti trova attualmente grossi ostacoli di natura contrattuale. Collocare la formazione in materia nell’ambito di quella iniziale snellirebbe le incombenze che gravano sulle istituzioni scolastiche, già onerate dall’obbligo di fornirne ai supplenti anche saltuari e garantirebbe un miglior radicamento della cultura della sicurezza nelle scuole 
  • il datore di lavoro, soprattutto nel settore pubblico, trova difficoltà insormontabili nell’adeguare gli edifici in cui si svolge l’attività. Tipicamente il rischio sismico appare sottovalutato, così come lo è la disponibilità di spazi e attrezzature adeguate e rispettose dei principi dell’ergonomia. Nelle scuole il numero degli edifici coinvolti e la difficoltà degli enti proprietari di attingere ai finanziamenti disponibili rendono problematico l’adeguamento, non solo in funzione antisismica ma anche ai fini dell’isolamento dal rumore. Le aule e le palestre dove si svolgono le lezioni non sono attrezzate a tal fine, con ricadute sulla salute dei docenti e sulla qualità della didattica. Le istituzioni scolastiche non ricevono finanziamenti specifici per adeguare le attrezzature e, soprattutto, per la formazione obbligatoria del personale dall’anno scolastico 2012/2013. Le risorse vengono dunque sottratte al normale funzionamento, quando possibile, o attinte dai contributi delle famiglie 
  • sui PCTO, si condivide l’idea formulata dall’INAIL di maggiori controlli sulle imprese che ospitano gli studenti, anche in vista della predisposizione di elenchi di aziende virtuose, al fine di garantire che detta opportunità formativa si svolga in sicurezza e al contempo le istituzioni scolastiche non risultino in alcun modo gravate di compiti e responsabilità a loro non spettanti.    

Il Presidente dell’ANP, infine, ha sollecitato l’emanazione del decreto interministeriale istruzione-lavoro – previsto dall’art. 18, comma 3.2, D. Lgs. n. 81/2008 – con cui devono stabilirsi le modalità di valutazione congiunta dei rischi connessi agli edifici scolastici.  

Di tutte le questioni sollevate i Ministri intervenuti hanno assicurato la pronta presa in carico per la risoluzione delle criticità. 

 

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