È stato recentemente pubblicato l’Atto di indirizzo politico-istituzionale concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero dell’istruzione e del Merito per l’anno 2023, adottato dal Ministro Valditara con decreto n. 10 del 25 gennaio scorso. Il documento si articola in tre parti:
- le priorità politiche nel processo di pianificazione strategica del Ministero
- il quadro di riferimento
- le priorità politiche del Ministero dell’Istruzione e del Merito
La prima parte fa riferimento alla declinazione del programma di governo in relazione alle aree di competenza dell’Amministrazione, coerentemente con i documenti di programmazione economico-finanziaria e con le azioni definite dal PNRR. Si dichiara che le priorità politiche esplicitate nel documento saranno il fulcro dell’intero processo di pianificazione del Ministero (ciclo di bilancio, ciclo della performance, ciclo della programmazione strategica), coinvolgendo tutti i centri di responsabilità e le strutture che orienteranno la propria attività in funzione del conseguimento degli obiettivi strategici.
Circa il quadro di riferimento, l’ANP condivide l’intento di effettuare, nell’ambito della pianificazione per il triennio 2023-2025, scelte innovative che inneschino un processo virtuoso per restituire dignità alla scuola e autorevolezza ai docenti e alla comunità professionale, per valorizzare il merito facendo emergere il talento dei ragazzi, per assicurare sicurezza e inclusione, per sburocratizzare i processi e gli adempimenti. Tutto questo dovrebbe portare a un nuovo modello di scuola idoneo ad affrontare con successo le sfide del futuro, alcune della quali connesse all’attuazione del PNRR, puntando sulla formazione e sulla valorizzazione professionale, leve strategiche per riposizionare la scuola al centro del processo di crescita del Paese e potenziarne il capitale umano.
L’ANP ritiene condivisibile, in quest’ottica, l’esplicito riferimento alla necessità del confronto costante con le organizzazioni sindacali, al pari del dialogo con gli enti locali, le commissioni parlamentari e i rappresentanti degli interessi territoriali.
Il cuore del documento è costituito dalla terza parte nella quale sono espresse le seguenti undici priorità politiche:
- Promuovere il miglioramento del sistema scolastico attraverso la valorizzazione del personale della scuola
- Promuovere processi di innovazione didattica e digitale e valorizzare i processi di insegnamento e di apprendimento
- Potenziare l’offerta formativa nelle scuole di ogni ordine e grado, anche in chiave orientativa
- Garantire a tutti il diritto allo studio
- Sostenere le autonomie scolastiche e promuovere e valorizzare la valutazione del sistema nazionale di istruzione
- Supportare il processo di rinnovamento del patrimonio edilizio scolastico
- Favorire l’accesso precoce al sistema di istruzione e formazione nell’ottica di assicurare il successo scolastico
- Semplificare la scuola
- Rafforzare la capacità amministrativa e gestionale del Ministero e delle istituzioni scolastiche
- Valorizzare il sistema nazionale di istruzione e i suoi attori
- Attuare tempestivamente e in prospettiva sistematica le misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Cogliamo con favore, nella trama di tali priorità, l’eco di alcune direttrici contenute nel documento ANP di proposte per la XIX legislatura. È presente il fondamentale impegno per il rinnovamento, la riqualificazione e la messa in sicurezza delle infrastrutture edilizie senza il quale è pregiudicato qualunque processo di innovazione. Riteniamo positivo, oltre che in linea con la nuova denominazione del Ministero, il riferimento alla valorizzazione del personale della scuola come attività centrale per il miglioramento del sistema. Tuttavia, alla luce delle criticità esistenti in materia di reclutamento, formazione e valorizzazione del capitale umano, non ci sembrano abbastanza incisive le azioni strategiche proposte per affrontarle. È palese, infatti, la debolezza di un sistema che ha fatto delle graduatorie il principale strumento di gestione del personale e che ha pervicacemente trascurato competenze, attitudini, esperienze. È per questo che oggi sussistono una cronica carenza di organici e una scarsa qualificazione professionale, con il risultato di complicare l’attività amministrativa delle scuole e di compromettere la qualità dell’azione formativa. A parere dell’ANP, ormai, è indispensabile attribuire competenza assunzionale diretta alle istituzioni scolastiche autonome – come già avviene, d’altronde, in tanti paesi europei – e rafforzarne la governance, eliminando le sovrapposizioni di competenze tra organi collegiali e dirigente scolastico e introducendo quel middle management sempre più necessario per il governo dell’attuale complessità.
L’ANP condivide pienamente l’impegno dichiarato per la promozione dei processi di innovazione didattica e digitale e per il potenziamento dell’offerta formativa anche in chiave orientativa, consapevole che solo un cambiamento complessivo delle modalità di realizzazione del processo di insegnamento-apprendimento potrà migliorare gli esiti formativi degli studenti, contenere la dispersione scolastica, favorire la crescita personale secondo le aspirazioni di ciascuno e consentire un proficuo inserimento nel percorso successivo di studi (Università o ITS) o di lavoro. A tal fine, apprezziamo la promozione di un’intesa col MLPS per la riforma del sistema di alternanza scuola-lavoro, citato nel documento col suo nome e senza più il ricorso a svilenti sigle.
Condividiamo anche, avendola noi stessi segnalata più volte, l’esigenza di semplificazione – normativa, si pensi alla revisione del TU, e burocratica – che, letta insieme alla priorità di sostenere le autonomie scolastiche, contribuisce a delineare un processo virtuoso a garanzia della qualità dei servizi all’utenza. Si tratta di un processo atteso che, al tempo stesso, dovrebbe imprimere un potente impulso ai processi di valutazione dell’efficacia del sistema scolastico.
La valorizzazione generale del sistema, posta come penultima priorità nell’elenco, viene affrontata su quattro versanti: trattamento economico del personale, autonomia e parità delle istituzioni scolastiche, merito degli studenti, risorse finanziarie. Il primo indica espressamente, tra le altre, la necessità di riconsiderare il trattamento economico dei dirigenti. Si tratta di una questione che l’ANP ritiene da sempre fondamentale e ne condivide convintamente l’inserimento in un atto politico di tale rilevanza.
Infine, è presente il riferimento all’impegno a proseguire l’attuazione del PNRR con misure efficaci e tempestive in un’ottica integrata e in coordinamento con le altre azioni del Ministero. L’ANP ritiene tale priorità necessaria e auspica che sia realizzata fornendo alle istituzioni scolastiche un supporto efficace.
Conclusivamente, valutiamo in termini sostanzialmente positivi gli indirizzi forniti dal Ministro ma, naturalmente, ne attendiamo le disposizioni attuative per esprimere un giudizio basato sulle stesse.