Al via l’importante innovazione dei tutor e degli orientatori: cosa c’è da fare
Il 19 aprile alle 16.30 un webinar riservato agli iscritti ANP
Sono stati recentemente emanati il DM n. 63 del 5 aprile 2023 – che individua i criteri di ripartizione e le modalità di utilizzo dei 150 milioni di euro destinati alle istituzioni scolastiche statali del II ciclo di istruzione ai fini della valorizzazione dei docenti chiamati a svolgere la funzione di tutor e del docente orientatore – nonché la relativa nota applicativa, la n. 958/2023.
I provvedimenti si discostano dagli schemi che avevamo già commentato solo per alcuni aspetti, evidenziati in seguito. Abbiamo già espresso il nostro apprezzamento per le misure varate che, sia pure momentaneamente limitate alle sole classi del secondo biennio e terzo anno delle scuole secondarie di II grado, attribuiscono finalmente all’orientamento un ruolo centrale nell’ottica della formazione lungo tutto l’arco della vita, in coerenza con quanto previsto dal PNRR. Proprio in virtù di tale rilevanza è necessario che i dirigenti delle scuole siano messi in condizione di operare con la dovuta attenzione. Questo è tuttavia materialmente impossibile a causa dei tempi ristretti indicati nella nota suindicata. Per questa ragione il Presidente dell’ANP ha tempestivamente rappresentato all’Amministrazione tale difficoltà e ha chiesto di posticipare al 31 maggio la data ultima per le operazioni di individuazione, fissata invece dalla nota al 2 maggio.
Quanto alle procedure da mettere in atto, riteniamo utile per i colleghi ricapitolarle sinteticamente secondo il corretto ordine:
- Assunzione di delibera del Collegio dei docenti in merito ai raggruppamenti da attivare: il collegio, in qualità di organo tecnico, è chiamato a sceglierne l’ampiezza e la tipologia. La definizione dell’ampiezza richiede di contemperare, ovviamente, l’esigenza di contenere il numero di alunni associati a ciascun tutor con il vincolo derivante dalle risorse assegnate. Per quanto riguarda la tipologia, è consentito creare raggruppamenti non solo per classi o sottogruppi di classe ma anche per livelli, per classi parallele, trasversali o secondo qualunque altro criterio di validità didattica che il collegio intenda seguire. Il Collegio potrebbe anche scegliere, a titolo di esempio, una numerosità inferiore per i raggruppamenti di alunni delle classi terminali rispetto a quelle intermedie.
- Invito del dirigente ai docenti a dare la disponibilità a seguire i percorsi di formazione che saranno attivati a breve. In tale invito, il dirigente ricorderà i criteri di preferenza per l’assunzione del ruolo di tutor e/o di orientatore, previsti dal decreto ministeriale:
a) essere in servizio con contratto a tempo indeterminato con almeno cinque anni di anzianità maturata con contratto a tempo indeterminato o determinato
b) avere svolto compiti rientranti in quelli attribuiti al tutor scolastico e al docente orientatore (funzione strumentale per l’orientamento, per il contrasto alla dispersione scolastica, nell’ambito del PCTO…)
c) aver manifestato la disponibilità ad assumere la funzione di tutor e di docente orientatore per almeno un triennio scolastico.
Il dirigente inviterà i docenti a dichiararne il possesso in sede di autocandidatura. Al riguardo evidenziamo che, come richiesto dall’ANP, il decreto stabilisce che la formazione è un prerequisito anche per l’orientatore. Osserviamo, però, che al termine del percorso formativo non è più prevista una prova di verifica delle competenze acquisite a garanzia della qualità del tutoraggio.
- Individuazione da parte del dirigente dei docenti che assumeranno il ruolo di tutor e di orientatore e avvio dei medesimi alla formazione preliminare, sulla base delle disponibilità raccolte e delle scelte effettuate dal Collegio in merito alla quantità di figure di tutor da attivare. Entro la scadenza prevista, di cui abbiamo chiesto il differimento al 31 maggio, le scuole comunicheranno, tramite la piattaforma “FUTURA PNRR”, i nominativi dei docenti da avviare alla formazione
- Individuazione dei criteri di utilizzo delle risorse e della misura dei compensi per la retribuzione dei tutor e dell’orientatore, da effettuarsi in sede di tavolo negoziale indetto dal dirigente
- Assegnazione dell’incarico ad opera del dirigente, a completamento della formazione, al docente orientatore e ai tutor, con contestuale attribuzione dei singoli tutor ai raggruppamenti creati. Nell’assegnazione dell’incarico il dirigente indicherà anche la retribuzione spettante
Naturalmente l’ANP fornirà ai propri iscritti, come di consueto, tutto il supporto necessario al fine di avviare nel modo migliore questo importante processo di innovazione, nel convincimento che tale riforma possa contribuire alla qualità della formazione dei nostri giovani.