Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 18 settembre 2023, ha approvato un disegno di legge che, oltre a introdurre importanti innovazioni sulla filiera formativa tecnica e professionale, rivede la disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti. Trattandosi di un disegno di legge, esso non entra immediatamente in vigore ma deve percorrere l’ordinario iter parlamentare.
Le misure di riordino della filiera tecnico-professionale presentano alcuni punti di notevole interesse:
- essa sarà costituita dai nuovi percorsi quadriennali sperimentali negli istituti tecnici e professionali, istituiti dallo stesso disegno di legge, nonché dalle ITS Academy, dai percorsi IeFP e dagli IFTS
- è promossa la sottoscrizione di accordi fra Regioni, USR, Università, AFAM e altri soggetti, pubblici e privati, al fine di integrare e ampliare l’offerta dei nuovi percorsi sperimentali quadriennali
- è promossa l’istituzione di reti, denominate “campus”, fra tutti i soggetti succitati. L’obiettivo è quello di dare vita a un’offerta formativa condivisa e integrata
- le sperimentazioni e, ove stipulati, gli accordi dovranno prevedere l’adeguamento dell’offerta formativa delle scuole coinvolte facendo largo uso delle quote di flessibilità
- si favoriscono la promozione dei passaggi fra percorsi diversi, la flessibilità didattica e organizzativa, l’impulso alla didattica laboratoriale e alle metodologie innovative, la condivisione in rete di tutte le risorse professionali, logistiche e strumentali disponibili
- sarà possibile stipulare contratti di prestazione d’opera con esperti esterni, al fine di attrarre verso l’insegnamento soggetti del mondo del lavoro e delle professioni.
Le modalità applicative della nuova filiera formativa saranno stabilite da un decreto interministeriale che dovrà essere adottato entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge.
L’ANP condivide l’impianto del disegno di legge che realizza un efficace interscambio fra il mondo scolastico e quello del lavoro, favorendo la circolazione delle relative esperienze e preparando le studentesse e gli studenti al passaggio dalla scuola al lavoro. Indubbi gli effetti benefici anche in chiave orientativa, specie se nell’applicare le nuove norme si vorranno introdurre forme semplificate di passaggio fra i vari percorsi tecnici e professionali. L’impianto, inoltre, esalta l’autonomia delle istituzioni scolastiche alle quali saranno forniti incisivi strumenti per sostenere l’innovazione didattica e metodologica.
Il disegno di legge prevede, inoltre, alcune modifiche sulla valutazione del comportamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado. In sintesi:
- nella scuola secondaria di primo grado è ripristinata la valutazione in decimi del comportamento, prevedendo che una votazione inferiore a sei comporterà automaticamente la non ammissione all’anno successivo o agli esami
- nella scuola secondaria di secondo grado, fermo restando che una valutazione inferiore a sei decimi comporterà la non ammissione all’anno successivo o agli esami, la valutazione di sei decimi nel comportamento comporterà, in sede di scrutinio di ammissione agli esami, l’obbligo di presentare un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale che sarà, a sua volta, oggetto di discussione nell’ambito del colloquio dell’esame di Stato
- inoltre, la fascia alta del credito scolastico potrà essere assegnata solo in presenza di una valutazione del comportamento non inferiore a nove decimi.
Con successivi regolamenti, potranno essere apportate ulteriori modifiche tese a introdurre, nei confronti degli studenti che abbiano riportato la sanzione disciplinare dell’allontanamento da scuola fino a due giorni, l’obbligo di coinvolgimento in attività di approfondimento sulle conseguenze dei propri comportamenti. Per gli studenti per i quali detta sanzione avrà durata superiore a due giorni, invece, sono previste attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate.
Sempre con tali regolamenti, potranno essere apportate modifiche sulle circostanze che possono comportare l’attribuzione di un voto di comportamento inferiore a sei decimi, con conseguente non ammissione all’anno successivo o agli esami. Potrà, inoltre, essere attribuito maggior peso al voto di comportamento, specie in presenza di atti violenti o di aggressione, nonché, per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado che riportino una votazione nel comportamento di sei decimi, la sospensione del giudizio finale, con l’obbligo di produrre un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale.
Anche nei confronti di queste misure il giudizio di ANP è favorevole in quanto il sempre più frequente riproporsi di spiacevoli episodi di indisciplina degli studenti ha reso opportuno un maggior rigore. Diamo atto al Ministro di avere voluto introdurre misure ragionevoli ed equilibrate, manifestamente volte al recupero degli studenti attraverso la riflessione sulle infrazioni commesse e le loro conseguenze, più che a una logica meramente punitiva.
Riteniamo necessario, però, evidenziare la necessità di avviare una costante opera di aggiornamento del personale docente per metterlo in grado di gestire al meglio le classi, specie in realtà caratterizzate da condizioni sociali difficili come quelle assurte alla ribalta della cronaca negli ultimi tempi.