L’ANP ha partecipato oggi, 28 dicembre 2023, alla riunione di informativa sugli incarichi temporanei del personale ATA rientranti nell’organico PNRR e nell’organico per l’Agenda Sud.
L’Amministrazione, rappresentata dai Capi Dipartimento, Dott. Jacopo Greco e Dott.ssa Carmela Palumbo, nonché dal Direttore Generale dell’Unità di Missione PNRR, Dott.ssa Simona Montesarchio, ha comunicato che la maggior parte degli incarichi sin qui attivati dalle scuole ha riguardato i collaboratori scolastici: infatti, risultano solo 3166 incarichi di assistente amministrativo. In base a specifica disposizione della legge di bilancio in corso di approvazione, i contratti dei collaboratori scolastici saranno prorogati fino al 15 aprile 2024. Già nella giornata odierna sarà diffusa una nota che fornirà alle istituzioni scolastiche le indicazioni necessarie cui seguirà una ulteriore nota tecnico-operativa per garantire la proroga senza soluzione di continuità dato che la relativa funzionalità SIDI sarà attiva dall’8 gennaio prossimo. La proroga risulta obbligatoria poiché la disposizione utilizza la dicitura “i contratti sono prorogati”. Per le eventuali sostituzioni si applicheranno le procedure già note che vedono il coinvolgimento dell’USR di riferimento.
Per la prosecuzione dei contratti del personale amministrativo e tecnico, il canale di finanziamento è dato dal Decreto-legge n. 145 del 18 ottobre 2023, convertito dalla Legge n. 191 del 15 dicembre 2023. Secondo l’articolo 20-bis di detto decreto, sono attivabili dal 1° gennaio 2024 nuovi incarichi di personale amministrativo e tecnico soltanto a favore di coloro già destinatari di incarichi temporanei fino al 31 dicembre 2023. Tali incarichi, a differenza di quelli del personale ausiliario, saranno finanziati con le risorse del PNRR nella disponibilità delle istituzioni scolastiche. In buona sostanza, ogni scuola, tramite un simulatore messo a disposizione dal Ministero, potrà verificare la capienza dei fondi a ciò destinabili nell’ambito degli investimenti del PNRR di cui beneficia. La scuola stessa, oltre a gestire – come ovvio – il relativo contratto, dovrà disporre i pagamenti conseguenti. L’Amministrazione ha garantito, al riguardo, la disponibilità a SIDI di un modello di contratto per detta fattispecie e ha assicurato il proprio supporto in vista dell’elaborazione dei cedolini.
L’ANP, pur apprezzando la proroga – attesissima – degli incarichi temporanei attributi ai collaboratori scolastici, fondamentali per il regolare funzionamento delle scuole e il cui organico è a nostro avviso inadeguato, ha formulato le seguenti osservazioni:
- innanzitutto, abbiamo evidenziato la totale inopportunità di una modifica delle regole in questo momento, in quanto il prelievo delle risorse PNRR per prorogare i contratti del personale amministrativo e tecnico – che riguarderà soltanto le linee di investimento 1.4 “Divari territoriali”, 2.1 “Didattica digitale integrata” e 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” – avverrà a progettazione ormai effettuata (investimento 1.4) oppure in stato avanzato (investimenti 2.1 e 3.1). Di conseguenza, potrebbero essere intaccate le risorse necessarie per garantire la prosecuzione dei contratti in essere senza sacrificare i compensi di altro personale già individuato (quali il dirigente scolastico, il DSGA e altre figure), prospettiva che potrebbe pregiudicare l’ordinata attuazione del PNRR stesso
- in secondo luogo, sia dalla lettera dell’art. 20-bis del decreto n. 145/2023 (“nei limiti della percentuale delle spese generali dell’investimento, in misura comunque non superiore al 10 per cento del correlato finanziamento PNRR, ovvero dei costi indiretti”) sia da quanto riferito in data odierna dall’Amministrazione, non si evince la modalità di calcolo del 10% dei fondi PNRR da destinare a detto scopo. Se si erodessero i costi cosiddetti indiretti, si metterebbe a rischio – come su riportato – la possibilità concreta di remunerare l’impegno del personale in servizio che contribuisce all’organizzazione dei percorsi progettuali ponendo il dirigente di fronte a un deplorevole dilemma: retribuire il personale interno già individuato oppure garantire la prosecuzione dell’incarico temporaneo a suo tempo attivato
- non risultano chiari i vincoli applicabili al personale così retribuito, posto quanto affermato dalla circolare RGS n. 4/2022 secondo cui “non è mai ammessa la rendicontazione di quota parte di costi del personale, anche se assunto a tempo determinato, per lo svolgimento di attività ordinarie, né per il rafforzamento delle strutture amministrative, anche se connesse con progettualità finanziate dal PNRR (es. per attività di monitoraggio, rendicontazione e controllo tipiche delle strutture di governance politico-amministrativa)”
- non risulta parimenti chiaro se il termine dei relativi contratti debba essere il 15 aprile 2024, il 30 giugno di ciascun anno o possa essere, nel pur improbabile caso di capienza di fondi, il 31 agosto
- occorre chiarire se l’istituzione scolastica possa decidere di prorogare il contratto per un numero inferiore di ore, data la probabile incapienza delle risorse a disposizione, e con quale rischio di contenzioso con il lavoratore
- abbiamo infine sottolineato che l’aggravio di lavoro delle segreterie delle scuole per gestire i pagamenti a valere sul PNRR del personale incaricato giunge in un momento molto poco propizio, stante l’attuale mole di impegni necessari per fare fronte ai vari interventi attuativi del Piano stesso.
L’Amministrazione ha replicato che i contratti dei collaboratori scolastici saranno prorogati senza soluzione di continuità. Nel caso del profilo tecnico e di quello amministrativo, potranno essere assegnati nuovi incarichi, a partire dal 1° gennaio 2024, solo allo stesso personale che sia stato precedentemente individuato quale destinatario di incarichi temporanei fino al 31 dicembre. Pertanto, entro quel medesimo termine, ogni istituzione scolastica dovrebbe operare – col supporto dell’Unità di Missione – una ricognizione delle risorse spendibili a tal fine. Alla luce di ciò, la scuola stessa potrà calibrare durata e impegno orario settimanale del personale. Naturalmente, valutiamo positivamente tale facoltà, coerente con i principi dell’autonomia scolastica.
La Dott.ssa Montesarchio ha precisato, inoltre, che è stata operata una ricognizione delle risorse disponibili presso le scuole e che esse sono risultate sufficienti per attivare i nuovi incarichi. Una nota dell’Unità di Missione comunicherà a breve, a ciascuna istituzione scolastica, l’ammontare esatto delle risorse disponibili per operare in tal senso.
Ad avviso dell’ANP, simili indicazioni rischiano di produrre seri inconvenienti per due ulteriori criticità, oltre quelle già illustrate: i termini assegnati per effettuare le suddette operazioni sono molto ristretti e l’esiguità delle risorse rende quasi sicuramente impossibile sostituire il personale amministrativo e tecnico assente.
Abbiamo, infine, ribadito che le scuole e i colleghi sono ormai al limite dell’operatività e che in questa situazione ogni ulteriore incremento della pressione lavorativa può compromettere la regolare attuazione del Piano.
La saggezza dei nostri antenati ci sorregge anche questa volta: ad impossibilia nemo tenetur.