L’ANP ha partecipato oggi, 27 febbraio 2024, presso la sede dell’ARAN, al quarto incontro indetto in vista del rinnovo del CCNL dell’Area dirigenziale “Istruzione e ricerca” per il triennio 2019-2021. 

L’ARAN, rappresentata dal Presidente, Dott. Antonio Naddeo, e dalla Dott.ssa Maria Vittoria Marongiu, ha invitato i presenti a esprimere le loro osservazioni sull’ultima bozza di testo trasmessa, contenente diverse modifiche e integrazioni a seguito delle richieste inoltrate dalle OO.SS. 

L’ANP, in premessa, ha manifestato apprezzamento per le modifiche rispondenti, almeno in parte, a quanto da noi richiesto. Tuttavia, abbiamo osservato come restino da trattare ancora dei profili di rilevante importanza: 

  • la costituzione dell’Osservatorio per l’Innovazione, da noi ritenuta condivisibile, è importante ma se ne deve garantire l’effettiva funzionalità, specie in considerazione dell’importante ruolo che tale organismo può rivestire in materia di valutazione dello stress lavoro-correlato, tema molto sentito dalla categoria. Bisogna, infatti, dedicare più attenzione che in passato alla rilevazione e alla conseguente valutazione dei livelli di logorio e sovraffaticamento – fisico e psicologico – avvertiti dai colleghi che, soprattutto in questi ultimi anni, sono stati (e continuano a essere) sottoposti a una pressione lavorativa e a una gravosità di impegni e responsabilità ormai palesemente insostenibili 
  • la revisione della disciplina sugli incarichi obbligatori, quali quelli veicolati dal PNRR, in modo tale da remunerare i colleghi impegnati nel raggiungimento dei target del Piano con l’intero compenso loro dovuto in qualità di project manager  
  • la mobilità interregionale, incrementandone la percentuale dall’attuale 30% al 100%; il rinvio ad atti unilaterali ministeriali, ipotizzato nella bozza in discussione, rende comunque necessaria una modifica legislativa – come da noi già chiesto e ottenuto negli ultimi due anni – per consentire l’effettuazione di una mobilità straordinaria al 100% anche con le operazioni che saranno avviate a giugno 2024. Riteniamo, infatti, che tale incremento sia vitale per soddisfare la legittima esigenza dei tanti colleghi fuori regione di rientrare finalmente, dopo anni, in quella di residenza  
  • il trattamento dei dirigenti andati in quiescenza durante il triennio 2019/21, comunque beneficiari della sottoscrizione del CCNL, necessita anche di una dichiarazione congiunta affinché siano certi i tempi di liquidazione delle differenze sui ratei pensionistici e sull’ammontare del TFS/TFR. Infatti, sebbene la relativa clausola contrattuale sia autoesecutiva, è spesso accaduto che il riconoscimento di tali emolumenti si sia verificato solo all’esito di un contenzioso attivato dai singoli interessati, con conseguente aggravio di spese per l’Amministrazione che è risultata soccombente  
  • nel testo proposto non vi è alcun aggiornamento del regime disciplinare e, quindi, l’ANP ha reiterato la richiesta di introdurre la riabilitazione, istituto diverso dalla recidiva e dalle tutele previste dallo Statuto dei lavoratori; essa consentirebbe l’espunzione della sanzione disciplinare dal fascicolo del dirigente e non se ne terrebbe più conto ai fini dell’attribuzione degli incarichi dirigenziali. Abbiamo anche ribadito la necessità di eliminare la previsione che collega il licenziamento alla semplice recidiva poiché da noi ritenuta troppo rigida e suscettibile di applicazioni irragionevoli
  • il riconoscimento dell’identità alias; abbiamo rappresentato l’opportunità di introdurlo anche nel CCNL dell’area istruzione e ricerca. 

Il quinto incontro è previsto per il prossimo 13 marzo 2024. 

Come sempre, informeremo con tempestività i soci sugli sviluppi del tavolo contrattuale.

 

Leggi il comunicato riferito alla riunione del 15 febbraio 2024