L’ANP ha partecipato ieri, 7 maggio 2024, presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, a un incontro informativo sulla determinazione del FUN (Fondo Unico Nazionale) 2024/25 e sui criteri per l’attribuzione alle istituzioni scolastiche delle fasce di complessità, atti preliminari all’apertura delle trattative per il CCNI 2024/25 sulla retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici.
L’Amministrazione, rappresentata dal Dott. Jacopo Greco, Capo del Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, e dalla Dott.ssa Carmela Palumbo, Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, ha illustrato i punti all’o.d.g. In particolare, sono stati trattati i seguenti argomenti:
- Avvio delle trattative a.s. 2024/2025 e quantificazione FUN
- Fasce di complessità
- Nuovi interventi normativi
- Avvio delle trattative a.s. 2024/2025 e quantificazione FUN
Il FUN 2024/25 non è stato ancora costituito ma è pronta una bozza di decreto che prevede un incremento di 8 milioni di euro “lordo stato”, cioè di 6,3 milioni “lordo dipendente”, individuati grazie ad alcune economie.
Un secondo decreto accerterà ulteriori 12,6 milioni di economie (relative ai mesi gennaio-agosto 2024) consolidati prima della conclusione del periodo di riferimento. Tali risparmi derivano dalla Legge di bilancio 2024 e, in particolare, dall’impatto del dimensionamento.
Rispetto alla precedente pianificazione si registrano, infatti, 185 scuole aggiuntive in reggenza, destinatarie di uno specifico finanziamento della suddetta Legge, che non graveranno sul FUN (per 2,6 milioni di euro). Il Ministro ha deciso di far confluire integralmente queste risorse sul FUN 2024/25, venendo incontro a una nostra precisa richiesta di incremento dello stesso.
Il FUN è pari a 272.231.310 milioni di euro (LD) di cui 231 riservati alla posizione (85%), 42 al risultato (15%). Circa 25 milioni derivanti dal nuovo CCNL portano l’ammontare del Fondo a 297 milioni di euro.
L’Amministrazione ha ribadito, inoltre, l’impegno a mantenere stabile la consistenza del fondo e, di conseguenza, le posizioni variabili proprio in virtù dei risparmi maturati quest’anno e degli effetti del dimensionamento sul FUN.
2. Fasce di complessità
Circa le fasce di complessità, è stato avviato l’aggiornamento della piattaforma con gli indicatori per pesare le singole scuole e definirne, tramite una scala di punti, la complessità. L’operazione dovrebbe concludersi entro il prossimo 10 maggio e, pertanto, il dato non è ancora disponibile. Allo stato attuale, l’Amministrazione ha condotto una prima analisi applicando i medesimi criteri dello scorso anno e questo sembra comportare un incremento di fascia per circa 600 scuole, di cui 477 del primo ciclo, e il passaggio alla fascia inferiore per circa 300 scuole. Per queste ultime è stata proposta l’applicazione di una clausola di salvaguardia per mantenere la retribuzione in essere ai dirigenti. La spesa per tale operazione ammonterebbe a oltre un milione di euro.
L’Amministrazione si era impegnata a rivedere i criteri per il 2024/25 ma ora, a fronte del dimensionamento che impatterà fortemente sul prossimo anno scolastico e considerati i tempi tecnici della contrattazione integrativa, sembra orientata a mantenerli inalterati.
3. Nuovi interventi normativi
La prossima settimana interverranno norme che incideranno, in particolare, sulla mobilità e sulla valutazione dei dirigenti scolastici. In merito alla prima questione, come richiesto dall’ANP, sarà applicato l’incremento, dal 30% al 100%, del tetto relativo alla mobilità interregionale. Si tratta di un risultato molto importante in favore dei colleghi in servizio fuori regione, da noi espressamente richiesto. Sulla valutazione dei dirigenti, l’Amministrazione ha comunicato che essa è assolutamente necessaria per consentire l’erogazione della retribuzione di risultato, pari al 15% del FUN. La norma allo studio consentirà di costituire i nuclei di valutazione in deroga alla previsione della Legge 107/2015 resa ormai impraticabile dalla penuria di dirigenti tecnici di ruolo.
Le procedure saranno snelle e consentiranno di valutare tutti i dirigenti. Sulla base dell’atto di indirizzo del Ministro e di un atto a firma dei capi dipartimento, saranno individuati obiettivi e indicatori che confluiranno in una scheda di autovalutazione redatta dallo stesso dirigente. Sarà data la possibilità di integrare gli obiettivi nazionali con altri a cura degli UU.SS.RR. e degli ambiti provinciali.
A tal proposito, nel processo, saranno inseriti anche i direttori degli ambiti provinciali con specifiche funzioni e indicatori (come, per esempio, la gestione degli organici)
La delegazione ANP ha assunto le seguenti posizioni.
- Ha richiesto l’apertura di un tavolo di confronto sui criteri per la graduazione delle scuole, per venire incontro alle richieste di miglioramento di numerosi colleghi.
- Si è dichiarata favorevole a un drastico snellimento della procedura di valutazione dei dirigenti, al fine di delineare in breve tempo criteri e parametri di tale valutazione e agganciarla, così, alla retribuzione di risultato. Valuteremo con attenzione le proposte dell’Amministrazione in quanto, trattandosi di una innovazione da sperimentare, riteniamo fondamentale la condivisione con la parte sindacale.
- Abbiamo chiesto di trasmettere tempestivamente i dati e le proiezioni relative al FUN; in particolare, rispetto al dimensionamento e alle economie maturate, è importante comprendere come e dove sarà possibile migliorare concretamente i punteggi delle scuole che quest’anno sono state penalizzate.
- Abbiamo lamentato, infine, la tardività della convocazione che rende difficoltosa la ridiscussione delle fasce in tempi utili per il prossimo anno scolastico.
L’Amministrazione, evidenziando come questo sia un periodo di grandi trasformazioni per la dirigenza scolastica e auspicando la prosecuzione delle trattative con lo spirito di coesione e collaborazione che ha già portato importanti risultati retributivi, ha comunicato che provvederà tempestivamente alla trasmissione dei dati del FUN e che si impegna a rivedere i criteri per la determinazione delle fasce di complessità, a oggi non ridefiniti a causa della complessità delle operazioni di quantificazione delle risorse.
Terremo informati i colleghi degli ulteriori sviluppi di questa importante trattativa.