L’ANP ha partecipato oggi, 20 maggio 2024, presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, al secondo incontro sulla determinazione del FUN (Fondo Unico Nazionale) 2024/25, sui criteri per l’attribuzione alle istituzioni scolastiche delle fasce di complessità e per l’apertura delle trattative per il CCNI 2024/25, relativamente alla retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici.
L’Amministrazione, rappresentata dal Dott. Jacopo Greco, Capo del Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, e dalla Dott.ssa Carmela Palumbo, Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, ha illustrato i punti all’o.d.g. In particolare, sono stati trattati i seguenti argomenti:
- Criteri per la graduazione della complessità delle istituzioni scolastiche e fasce di complessità
- Avvio delle trattative A.S. 2024/2025 e quantificazione FUN
A margine della riunione, l’Amministrazione ha inoltre fornito alcune informazioni sul contenuto di un decreto-legge di prossima emanazione, in tema di valutazione e mobilità dei dirigenti scolastici.
- Fasce di complessità
L’Amministrazione ha comunicato di aver concluso la rilevazione dei punteggi da attribuire alle istituzioni scolastiche, ipotizzando che restino immutati i criteri adottati nello scorso anno, avendo acquisito i dati consolidati dell’organico.
Dando seguito alla specifica richiesta, presentata soltanto dalla ANP nella precedente riunione del 7 maggio, l’Amministrazione ha quindi aperto il confronto su tali criteri, proponendo di lasciarli inalterati anche per il 2024/2025.
Su tale proposta l’ANP, se da un lato ha espresso apprezzamento per la disponibilità al dialogo mostrata dal Ministero, ha ribadito la propria richiesta di modifica già dal prossimo anno scolastico, per i seguenti motivi:
- che i criteri debbano essere migliorati è un dato di fatto ineludibile, come sempre evidenziato dall’ANP
- proprio perché i criteri debbono essere migliorati, all’atto della firma del CCNI 2023/24 era stata inserita, col consenso generale, una dichiarazione a verbale affinché essi fossero riveduti e corretti in tempo utile per la loro applicazione nel 2024/2025. L’ANP ritiene che non sarebbe corretto venir meno all’impegno assunto non tanto fra le parti firmatarie, ma con tutti i dirigenti scolastici
- il forte impatto che il dimensionamento ha avuto sulla geografia delle scuole richiede la modifica dei criteri, al fine di evitare che le criticità riscontrate si sommino agli effetti del dimensionamento stesso.
L’ANP ha quindi presentato, in merito alla determinazione dei punteggi di complessità, una proposta così articolata:
- rimodulazione e incremento dei punti riferiti ai parametri della dimensione (numero alunni, docenti e ATA)
- rimodulazione dei punteggi relativi alla tipologia dell’istituzione scolastica, in modo da evitare disparità fra primo e secondo ciclo di istruzione
- attribuzione di punteggio alla presenza, nella scuola secondaria di primo grado, dei percorsi a indirizzo musicale
- incremento del punteggio relativo alla numerosità degli alunni con disabilità, intervenendo altresì sull’attuale limite massimo che penalizza le scuole che ne registrano una notevole presenza
- introduzione del criterio dei tempi di percorrenza per misurare la complessità relativa al numero dei plessi, in base alla loro distanza dalla sede centrale
- attribuzione di uno specifico punteggio per la presenza del CTS
- valorizzazione delle istituzioni scolastiche che svolgono la funzione di scuola capofila di ambito territoriale per la formazione, ovvero scuole capofila o comunque di riferimento per gli ITS
- introduzione di un criterio di responsabilità amministrativa, basato sui pagamenti risultanti dal Conto consuntivo
L’Amministrazione ha preso atto della proposta dell’ANP e si riserva di fornire un riscontro nel corso della prossima riunione.
2. Avvio delle trattative A.S. 2024/2025 e quantificazione FUN
La quantificazione del FUN 2024/25, peraltro ancora ufficiosa non essendo stato adottato il decreto per la sua determinazione, è pari a € 272.231.310,55, inferiore di circa 1,2 milioni di euro rispetto al 2023/24. Occorre ancora chiarire i benefici che saranno apportati dall’applicazione del CCNL 2019/2021, non ancora sottoscritto in via definitiva perché attualmente al vaglio degli organi di controllo.
Resta peraltro l’esigenza – per l’ANP prioritaria – di reperire ulteriori risorse, al fine di incrementare la retribuzione nell’ottica della sua piena armonizzazione con quella degli altri dirigenti dell’area “Istruzione e ricerca”.
Ciò premesso, l’Amministrazione ha presentato un’elaborazione di CCNI, basata sull’ipotesi che i criteri restino inalterati, precisando che si tratta di dati forniti solo a titolo informativo e non di una vera e propria proposta di contratto.
L’ANP ha espresso la convinzione che sia necessario, prima di esaminare proposte concrete, definire i criteri per la complessità delle scuole, attività prodromica a ogni trattativa. Abbiamo, in ogni caso, enunciato all’Amministrazione le nostre richieste:
- il CCNI deve avere l’obiettivo di aumentare la retribuzione di posizione, non potendosi ritenere soddisfacenti gli importi attuali
- la collocazione delle scuole nelle fasce di complessità deve essere improntata alla massima equità, dividendo in tre sub-intervalli di uguale ampiezza l’intervallo complessivo dei punteggi assegnati alle scuole stesse
Una diversa distribuzione delle scuole genererebbe effetti distorsivi, in quanto violerebbe sia il principio del merito (a una scuola più complessa deve corrispondere uno stipendio maggiore), sia il principio dell’equità (le fasce devono riferirsi a intervalli di uguale ampiezza, al fine di garantire la massima corrispondenza possibile fra il punteggio di complessità e la fascia retributiva).
L’ANP attende che l’Amministrazione, definiti i criteri, presenti una concreta proposta di CCNI sulla quale si riserva di esprimere le proprie valutazioni.
3. Valutazione dei dirigenti scolastici e mobilità
Nel concludere la riunione, l’Amministrazione ha confermato, come già emerso nella precedente riunione, che è in corso di emanazione un decreto-legge che modificherà le attuali previsioni del D.lgs. 165/2001 sulla valutazione dei dirigenti scolastici rinviandone la disciplina di dettaglio a un successivo provvedimento ministeriale, in linea con quanto avviene già per la generalità della dirigenza pubblica.
4. Mobilità interregionale
Il suddetto decreto-legge conterrà anche una norma sulla mobilità interregionale straordinaria dei dirigenti scolastici.
L’ANP accoglie con grande favore tale intervento che recepisce la nostra richiesta, espressa da sempre e in più sedi, di elevare al 100% la percentuale di posti disponibili, considerata l’impossibilità di concludere le procedure del concorso ordinario in tempo utile per le immissioni in ruolo 2024/25 e, soprattutto, tenuto conto dell’improcrastinabilità del rientro a casa dei nostri numerosi colleghi in servizio lontano dalle regioni di residenza.
Sul punto, tuttavia, attendiamo di conoscere il testo effettivo del decreto-legge, in modo da poter esprimere una compiuta valutazione.
Il prossimo incontro è stato calendarizzato per il 29 maggio. Terremo come sempre informati i nostri iscritti degli sviluppi delle trattative.