Ieri e oggi l’Unità di Missione è intervenuta sul tema della rendicontazione del Piano Scuola 4.0, Azione 1 e Azione 2, con un webinar rivolto, rispettivamente, alle istituzioni scolastiche delle regioni del Centro-Nord e a quelle del Mezzogiorno.  

Nel corso dello stesso sono state illustrate le checklist comparse, a sorpresa, in questi ultimi giorni nell’area di gestione dei relativi progetti.  

Si tratta di due liste, una relativa all’autocontrollo delle procedure, l’altra all’autovalutazione sull’ammissibilità delle spese, predisposte dal MEF.  

È stato affermato che le istituzioni scolastiche che hanno già caricato la documentazione nell’area di rendicontazione con esito positivo in sede di controllo potranno compilare tali checklist anche successivamente. Diverso è il caso delle istituzioni scolastiche che non hanno ancora provveduto alla rendicontazione intermedia: per queste sussiste l’obbligo di compilazione preventiva delle checklist.   

A questo punto si impongono due considerazioni. 

La prima rimanda al ben noto Accordo di concessione. L’articolo 6, comma 1 (Obblighi in capo al Ministero dell’istruzione e del merito) così recita: 

Con la sottoscrizione del presente accordo di concessione, l’Unità di missione per il PNRR del Ministero dell’istruzione e del merito si obbliga a: 

  • garantire che il Soggetto attuatore riceva tutte le informazioni pertinenti per l’esecuzione dei compiti previsti e per l’attuazione delle operazioni, in particolare, le istruzioni necessarie relative alle modalità per la corretta gestione, verifica e rendicontazione delle spese […]”. 

Tale obbligo, purtroppo, risulta ancora una volta disatteso perché le scuole devono far fronte ad adempimenti non preceduti da adeguata informazione. Ciò impedisce ai dirigenti scolastici di organizzare adeguatamente il lavoro, peraltro impegnativo, delle segreterie. Tutto ciò mentre le segreterie stesse si stanno svuotando per consentire al personale di fruire delle ferie imposte contrattualmente e doverosamente pianificate da tempo. I dirigenti, dunque, si trovano adesso dinanzi a questa imprevista incombenza, resa impellente dall’urgenza di ricevere i rimborsi intermedi, a loro volta necessari per sostenere le ulteriori spese progettuali. Rimborsi che, peraltro, sono stati richiesti già dal mese di gennaio 2024.  

Non riteniamo accettabile tale modus operandi: non si può disporre con tanta disinvoltura delle residue energie di chi opera quotidianamente sottoponendosi a livelli di stress lavoro-correlato del tutto insostenibili. 

La seconda considerazione riguarda il fatto che, fino al 29 aprile scorso, le procedure di gestione e di rendicontazione dei progetti PNRR erano preventivamente condivise con la parte sindacale in sede di Tavolo tecnico. Da allora l’interlocuzione è stata interrotta unilateralmente, pregiudicando la mediazione con le istituzioni scolastiche le cui criticità sono ben note alle organizzazioni sindacali. Quella sede consentiva di concordare le tempistiche dei vari step procedurali, rappresentando di volta in volta le eventuali difficoltà operative segnalate dai colleghi. 

A comunicazione interrotta, constatiamo con rammarico come l’Unità di Missione appaia oggi poco consapevole della realtà del lavoro all’interno delle scuole. 

Per evitare che tale scollamento assuma carattere definitivo, ribadiamo la necessità di convocare tempestivamente il Tavolo tecnico.