Come è noto, numerose scuole sono state diffidate dall’INPS a pagare somme, talvolta consistenti, a titolo di interessi per ritardate liquidazioni in favore di lavoratori in quiescenza. 

L’ANP ha chiesto ripetutamente al Ministero di individuare una soluzione che evitasse ai colleghi questa ulteriore preoccupazione, derivante dall’insufficiente dotazione organica delle segreterie e dall’eccesso di adempimenti che tutti conosciamo. 

Diamo atto all’Amministrazione di essersi impegnata nel supportare le scuole, avendo trasmesso loro in data odierna un circostanziato parere dell’Avvocatura Generale dello Stato corredato di precise indicazioni su come rispondere alle diffide dell’INPS.  

Ricordiamo che tanto il parere dell’Avvocatura quanto le indicazioni del Ministero hanno carattere di riservatezza e, pertanto, non vanno citati nelle eventuali risposte all’INPS. 

Nella sua nota, inoltre, l’Amministrazione ha ribadito di avere avviato “un’interlocuzione istituzionale con l’INPS per risolvere le tematiche legate alla cessazione del personale della scuola nonché per individuare soluzioni tecniche in grado di garantire una più efficace gestione del processo di erogazione dei trattamenti pensionistici al personale scolastico e, allo stesso tempo, di assicurare la massima celerità e semplificazione nello svolgimento delle attività prodromiche al pensionamento.” 

Come sempre terremo informati i colleghi degli ulteriori sviluppi della tematica.