L’anno scolastico 2024/2025 inizia con una considerevole novità procedurale per quanto riguarda l’individuazione e la contrattualizzazione a tempo determinato del personale docente in caso di esaurimento delle graduatorie: gli avvisi di interpello disciplinati dall’O.M. n. 88/2024. 

Il nuovo sistema rimpiazza quello delle cosiddette “messe a disposizione” (MAD) e si caratterizza per la sua peculiare articolazione che inizia con la pubblicazione di un avviso per ogni supplenza da ricoprire. L’avviso, a sua volta, assegna almeno 24 ore per rispondere e ulteriori 24 ore per prendere servizio. A tali intervalli si deve aggiungere il tempo necessario per esaminare le candidature, in alcuni casi centinaia, costituito da numerose ore di lavoro che le segreterie, già al collasso, non sono oggettivamente in grado di sostenere. 

Tale tempistica rende di fatto impraticabili le sostituzioni di durata inferiore a quattro giorni in quanto ne occorrono almeno tre per concludere la procedura. Questa criticità risulta particolarmente evidente nella scuola dell’infanzia e primaria, dove le supplenze di pochi giorni sono frequenti e le sostituzioni con le sole risorse professionali interne spesso impossibili. Resta il fatto, però, che le disposizioni di cui all’art. 11, comma 4, dell’O.M. fanno ricadere sul dirigente scolastico la responsabilità di reperire candidati disponibili ad accettare supplenze di durata e orario variabile.  

L’ANP ha proposto ai suoi iscritti un modello di interpello specifico per la scuola dell’infanzia e per quella della primaria con cui costituire elenchi di disponibilità per l’intero anno scolastico, senza esplicitare i termini iniziale e finale delle supplenze. Questa soluzione è pienamente coerente con le disposizioni di cui all’O.M. 88/2024 che prevedono, per le supplenze fino a 10 giorni, quella possibilità di individuazione telefonica che la nota ministeriale sulle supplenze per l’anno scolastico 2024/2025 inspiegabilmente non riprende. 

Sul punto riteniamo opportuno che il Ministero fornisca un chiarimento tempestivo. I nostri alunni, soprattutto quelli più piccoli, non possono attendere irragionevoli adempimenti burocratici – che peraltro espongono i dirigenti scolastici a serie responsabilità in termini di sicurezza – prima di vedersi assegnati gli insegnanti. 

Il tema della ricerca dei supplenti si ripropone ciclicamente all’inizio di ogni anno scolastico, poiché connotato da numerose e croniche criticità per le quali non si riesce a trovare soluzioni ottimali. La causa principale non è l’inefficienza delle procedure ma l’irragionevolezza posta alla base delle procedure stesse: fondare la dinamica assunzionale su concorsi che impiegano anni per essere espletati nonché su graduatorie di supplenza improduttive perché sempre in rapido esaurimento non può che comportare l’esplosione del precariato e l’implosione del sistema.  

Per l’ANP l’unico rimedio consiste nella chiamata diretta dei supplenti da parte del dirigente scolastico, in piena coerenza con le regole dell’autonomia scolastica codificate negli articoli 14 e 15 del DPR 275/1999. I timori su eventuali distorsioni che tale sistema potrebbe creare sono infondati, dal momento che nessun dirigente manderebbe in classe un incompetente in quanto sarebbe subito individuato come unico responsabile della scelta. Al contrario, il sistema delle graduatorie impedisce ai dirigenti di individuare le risorse umane con la dovuta celerità, al contempo rendendo estremamente difficile intervenire in caso di assunzione di personale inadeguato. 

Per quanto altro tempo i nostri alunni dovranno attendere che la classe politica trovi il coraggio di compiere la scelta giusta?