Il CCNL del comparto “Istruzione e ricerca” 2019-2021 ha previsto la possibilità che alcune delle attività funzionali all’insegnamento di cui all’articolo 44, comma 3, lett. a) e b) si possano tenere anche a distanza purché non rivestano carattere deliberativo.
Per adottare tale modalità di svolgimento, però, le istituzioni scolastiche devono adeguare il proprio Regolamento di istituto.
Invece, per ciò che concerne le attività di carattere deliberativo, il CCNL rimanda ad appositi criteri definiti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, previo confronto con le organizzazioni sindacali.
Ad oggi, tuttavia, l’Amministrazione non ha ancora dato luogo al confronto di cui all’articolo 30, comma 9, lett. a) né ha individuato detti criteri.
La questione, naturalmente, non riguarda il consiglio di istituto che, essendo un organo elettivo, esula dall’ambito di applicazione dell’articolo 44, comma 6 del CCNL. Le sue riunioni, anche di carattere deliberativo, si possono svolgere in presenza o a distanza sulla base di apposita regolamentazione interna. Lo stesso vale per le riunioni del comitato per la valutazione dei docenti che si possono svolgere anche a distanza, fatte salve esplicite previsioni come, per esempio, quelle che contemplano la lezione simulata dei docenti in periodo di formazione e prova.
In ogni caso, occorre considerare che:
- molte scuole non hanno a disposizione spazi adeguati allo svolgimento di sedute che coinvolgono un alto numero di persone;
- la modalità a distanza consente una più ampia partecipazione dei genitori;
- essa è stata ampiamente sperimentata negli ultimi anni scolastici diventando prassi consolidata.
Alla luce di tali osservazioni, l’ANP chiede all’Amministrazione di attivare al più presto il tavolo di confronto con la parte sindacale e, poi, di definire i criteri di cui all’articolo 44, comma 6 al fine di garantire il buon andamento delle attività scolastiche.