Il problema del precariato nel mondo della scuola, ben noto da molto tempo, è improvvisamente tornato alla ribalta mediatica perché l’UE ha recentemente deferito l’Italia alla Corte di Giustizia Europea per abuso di contratti a tempo determinato, con conseguenti condizioni di lavoro discriminatorie. La questione riguarda sia il personale docente che quello ATA. L’UE, in concreto, ha messo sotto accusa la legislazione italiana in quanto non prevede che i supplenti fruiscano di incrementi retributivi analoghi a quelli destinati ai colleghi di ruolo.
La causa, come riportato da Tuttoscuola, è immediatamente individuabile nella “cronica lentezza” delle modalità di reclutamento. Cioè, delle procedure concorsuali.
Antonello Giannelli, Presidente ANP, commenta: “È sempre spiacevole sottolineare che “l’avevamo detto” ma, incontestabilmente, è un fatto che l’ANP invochi da tempo una radicale riforma delle procedure di assunzione, chiedendo a gran voce che siano le istituzioni scolastiche a provvedervi, visti i numeri in gioco: mediamente tra 30.000 e 40.000 unità di personale da assumere ogni anno. Il risultato delle scelte operate finora è sotto gli occhi di tutti: i numeri del precariato sono ormai fuori controllo, al punto di essere difficilmente quantificabili, e ammontano a centinaia di migliaia”.
Chiosa il Presidente ANP: “La responsabilità di questa deprecabile situazione non grava su alcun singolo Governo ma ricade su tutti i decisori politici che si sono succeduti per almeno mezzo secolo”.
Continua Giannelli: “L’ANP chiede alla classe politica di affrontare con determinazione un problema che non va ulteriormente ignorato. E non si tratta – sic et simpliciter – di attribuire il potere assunzionale al dirigente scolastico: l’uomo solo al comando non ci è mai piaciuto”.
Antonello Giannelli conclude” Al contrario, si potrebbe valorizzare il comitato di valutazione, organo collegiale chiamato a formulare un importante parere obbligatorio a fondamento della decisione gestionale del dirigente scolastico circa la conferma in ruolo dei docenti vincitori del concorso e assunti in prova. Il decisore politico ha oggi l’opportunità di compiere una scelta giusta nell’interesse della collettività. Certo, serve coraggio! Se non ora, quando?”.
Francesca Bizzotto, comunicazione ANP, bizzotto@anp.it tel 3394549965