In queste ore il Governo sta definendo il testo del disegno di legge di bilancio per il 2025. Dalle prime notizie la manovra presenta limitati margini di azione, a causa delle esigenze di riduzione graduale del debito e di contenimento della spesa pubblica. Si prevedono sacrifici per tutti i Ministeri, compreso quello dell’Istruzione e del Merito la cui dotazione finanziaria, peraltro, è già stata oggetto di cospicui tagli negli ultimi anni.
Non sarebbe condivisibile una legge di bilancio che incidesse negativamente, ancora una volta, sul settore dell’istruzione, sempre definito centrale e strategico a parole ma di fatto marginalizzato.
L’ANP chiede al decisore politico una coraggiosa inversione di tendenza. Le retribuzioni del personale scolastico tutto devono essere armonizzate con quelle degli altri pubblici dipendenti di analogo livello professionale, se si vuole davvero contrastare la difficoltà di reperimento delle risorse umane in certe aree del paese e con riferimento a certe discipline di insegnamento.
In particolare, per quanto riguarda i dirigenti delle scuole, l’ANP chiede che siano stanziate risorse economiche adeguate al perseguimento dei fini di seguito indicati:
- armonizzazione della parte variabile della retribuzione di posizione con quella degli altri dirigenti dell’Area Istruzione e Ricerca
- analoga armonizzazione della retribuzione di risultato, anche in considerazione del fatto che, a decorrere dal corrente anno scolastico, questa voce retributiva sarà presumibilmente corrisposta all’esito della valutazione della performance dei dirigenti scolastici
- finanziamento della formazione in attuazione dell’articolo 20, comma 9 del CCNL d’area sottoscritto il 7 agosto 2024 – norma, peraltro, già contenuta anche nei CCNL precedenti – che prevede che “l‘amministrazione, qualora riconosca l’effettiva connessione delle iniziative di formazione e aggiornamento svolte dal dirigente ai sensi del comma 8 con l’attività di servizio e l’incarico affidatogli, può concorrere con un proprio contributo alla spesa sostenuta e debitamente documentata”
- accesso gratuito ai luoghi della cultura, al momento riservato soltanto al personale docente. Tale scelta consoliderebbe l’importanza del ruolo della conoscenza in ambito scolastico e della partecipazione attiva dei dirigenti stessi all’offerta culturale nazionale.
Seguiremo con attenzione l’iter della legge di bilancio e informeremo i nostri iscritti dei suoi contenuti, specie per quanto concerne quelli che coinvolgono gli aspetti retributivi.